IL COMPLEANNO
 
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recensione il compleanno

 
Una scena d'opera, dal Tristano ed Isotta con la vigorosa e struggente musica di Wagner, dą inizio al film "Il compleanno" diretto e sceneggiato da Marco Filiberti. Secondo lungometraggio (il primo: "Poco pił di un anno fa-Diario di un porno divo" 2002) del giovanissimo regista, presentato alla 66a mostra del Cinema di Venezia, affronta il delicato e sofferto tema dell'amore omosessuale. La storia nella sua semplicitą rimanda un messaggio audace, vero e reale. Due coppie di amici di vecchia data, Matteo (Massimo Poggio) e Francesca (Maria de Medeiros), Diego (Alessandro Gassman) e Shary (Michela Cescon) decidono di passare insieme alcuni giorni di vacanza sulla spiaggia di Sabaudia ed affittano una grande casa in riva al mare. L'arrivo di David (Thyago Alves), figlio di Diego e Shary, sconvolge la sensibilità di Matteo,  
 
che si scopre fortemente attratto dalla bellezza del giovane ragazzo. Da qui la vacanza assumerą un orientamento non pił all'insegna del relax e della serenitą, anzi si connoterą di ombre e tensioni drammatiche. "Il compleanno" è un film tragico. Ma non tanto per il dramma che alla fine rappresenta, ma per come Filiberti scrive questa storia su un amore omosessuale, sofferto, sommerso, all'insegna della paura e della   recensione il compleanno
incapacità di Matteo di rivelarsi, di nascondersi dietro la maschera dell'ipocrisia. E' così che vanno ancora le cose sull'omosessualità . in Italia? Beh, il coraggio e la costanza di combattere certi orientamenti culturali intrisi di pregiudizi verso gli omosessuali comporterebbero anche messaggi più aperti e sicuri verso atteggiamenti a possibili cambiamenti. Direi più ottimisti. Oltre a questo, il film si regge su dialoghi ripetitivi e scontati, senza corpo, all'insegna ora dell'isterismo, ora del mélo che cade spesso nel noioso. Alcune scene sembrano immesse senza nessuna reale attinenza con il contesto del film, come quella troppo marcatamente "felliniana" dei due danzatori notturni. Alessandro Gassman riesce molto bene a caratterizzare il personaggio di Diego, che forse è il più sereno e più normale di tutti gli altri del gruppo. Gli altri personaggi sono invece troppo rigidi e quasi innaturali nei ruoli che interpretano. Purtroppo Thyago Alves non recita affatto. Il suo ruolo è di mettere in mostra le sue scultoree fattezze, i suoi muscoli, la sua bocca sensuale e carnosa, insomma tutto ciò che ha fatto andare in tilt i sensi di Matteo. Una nota di merito è doverosa verso Roberta Allegrini, direttore della fotografia, che ha saputo cogliere con sensualità e maestria squarci di mare aperto, increspato da sottili e inebrianti fili di luce solare e lunare. Filiberti è stato un po' accostato alla mano registica di Visconti. Luchino Visconti, quando riprendeva le scene dei suoi film, era in simbiosi con la mdp che si muoveva continuamente sulla scena per osservare i suoi personaggi ora da vicino e ora da lontano. Sapeva vedere lo splendore ma anche lo squallore, rendeva misteriosi un angolo di strada, un giardino, un vestito, un albero e tutti gli oggetti sotto il suo "sguardo" assumevano un'intensità simbolica. Ecco, diciamo che Filiberti nel film "Il compleanno" ha lavorato duramente per "guardare" come Visconti, ma è ancora molto lontano dal grande maestro del cinema dello sguardo.

(di Rosalinda Gaudiano )


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