IL CANTO DI PALOMA
 
locandina il canto di paloma

recensione il canto di paloma

 
Il canto di Paloma (La Teta Asustada) seconda opera della giovane regista italo-peruviana Claudia Llosa Bueno, che ha vinto l'Orso d'Oro al 59° Festival di Berlino, ci racconta la storia di Fausta (Magaly Solier) una ventenne peruviana che cura la madre morente. Quest'ultima le ricorda cantando che lei è stata allattata con "il latte del dolore" perché nata negli anni Ottanta, in cui gli stupri da parte dei terroristi erano all'ordine del giorno. Dopo la morte della madre, Fausta vorrebbe seppellirla in modo degno, ma la sua famiglia non ha soldi perché sono stati spesi tutti per il matrimonio della barocca cugina. Lo zio però vuole che il cadavere venga seppellito prima delle nozze. Fausta è povera e vive in una baraccopoli alla periferia di Lima e per guadagnare i soldi per le esequie trova lavoro come cameriera presso una pianista che la  
 
illuderà, la userà e poi la caccerà via. Dagli anni Settanta ai Novanta il Perù ha vissuto uno dei più oscuri capitoli della sua storia e migliaia di donne sono state vittime di violenze rimanendo in silenzio. La particolarità della bellissima Fausta è che ha una patata nella vagina che si è infilata per evitare di essere stuprata. Il terrore nei confronti degli uomini, la ragazza l'ha succhiato con il latte e sembra incapace di liberarsene per   recensione il canto di paloma
tornare alla normalità e vivere una sessualità felice. Questo film è un viaggio dalla paura alla libertà. Il Mito della teta asustada è radicato nella realtà andina ma non è scientificamente provato, così la protagonista riceve metaforicamente la violenza e la guerra attraverso il seno materno e il film passa dalla sfera dell'inconscio di Fausta a quella dell'esteriorizzazione anche attraverso il canto, che si pone come mezzo di comunicazione importante e decisivo nella ricerca della guarigione. Infatti il canto di Paloma è un canto di libertà. La regista ha cercato di rendere prezioso ogni gesto di Fausta e anche il sangue che frequentemente gli esce dal naso doveva sembrare una goccia di caramella, perché la bellezza potesse esaltare, per contrasto, la sofferenza che attraversa questa donna, la cui esperienza è simile a tante altre. Il canto di Paloma è stato prodotto anche con la collaborazione dell'Istituto Cervantes e Amnesty International. Ottima prova registica per la promettente Claudia Llosa che ci mostra con sensibilità tutta femminile le ferite irreversibili della guerra, in questo caso devastanti nel corpo e nell'anima di una donna. Ottima anche l'interpretazione degli attori, dovuta anche alla ricerca attenta e costante della faccia giusta, che nel cinema dovrebbe essere sempre rispettata a dispetto della celebrità.

(di Sonia Cincinelli)


- Scrivi la tua recensione del film "Il canto di Paloma"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2008. Tutti i diritti sono riservati.