diventerà una meditazione sulla condizione dell’uomo. Dopo aver viaggiato a lungo si fermeranno presso la casa di Tenar, vecchia amica del mago, che vive insieme a Therru, una ragazzina il cui viso è deturpato dal fuoco. Il rapporto tra Arren e Therru sarà in un primo momento conflittuale ma ben presto si armonizzerà sotto il segno di un vissuto di sofferenza che i due hanno in comune. Ma

quando tutto sembra procedere nel migliore dei modi, il pericolo si materializzerà nel castello vicino, dove qualcuno sta tramando contro di loro. Per Arren e Therru sarà il momento di confrontarsi con le loro paure e salvare la vita di Tenar e del mago Sparviero. “I racconti di Terramare”, tratto dai racconti di Ursula K. Le Guin, vuol essere una riflessione sul senso della vita, sul valore che essa assume proprio in rapporto alla morte. L’uomo che non vuole morire e aspira a diventare immortale rinuncia alla vita poiché non riesce a comprenderne il valore. Solo accettando la morte come scopo della vita stessa che l’uomo può recuperarne la dimensione autentica. La morale del film è, ovviamente, un pò ingenua e lo scontro tra il bene e il male, i due veri protagonisti, si risolve con la netta vittoria del primo. Ma l’animazione è di prima qualità e predilige i grandi paesaggi e i colori vivi del cielo, delle nuvole, della metropoli, rendendolo un film godibile..