I FANTASTICI 4 E SILVER SURFER
 

recensione i fantastici 4 e silver..

 
Ritorna la famiglia coi superpoteri: ormai organizzati e stabiliti nel quartiere generale, il Baxter Building, sono di nuovo impegnati a salvare la terra. La Cosa, Mr Fantastic, La Donna Invisibile e La Torcia Umana: stessa squadra di attori ricapitanata da Tim Story e stessa filosofia dell'episodio numero uno. Snodi stile soap opera di lusso, battute grossolane ma azzeccate (seppure poche e sparse qua e là), caciara di effetti speciali e ironia. Dopo venti minuti iniziali riempiti dalle stupidine gag matrimoniali della coppia del secolo, Reed Richards che impalma finalmente Susan Storm, si parte per l’avventura. E spendiamo una parola in più su Jessica Alba: lenti a contatto più che notabili, biondo stile Marylin ma che risulta tono piuma pappagallina, faccino da bambi incerato come le donnine robot ne "La donna perfetta". Chi è il o la responsa-  
 
bile di cotanto effetto involontariamente vogue-clownesco? Un caloroso benvenuto invece, a Silver Surfer, figlio diretto del T 1000 di James Cameron (ricordate l'indistruttibile Terminator di metallo liquido?) ma molto, molto più affascinante. Nell’argentata tuta rifrangente c’è il corpo sottile e perfetto di Doug Jones, (Abe Sapien in “Hellboy” solo per citare una delle creature che ha indossato). Dolente angelo  
peccatore caduto sulla terra: è l'araldo del vero cattivone, il famelico divoratore di mondi, Galactus. Il Dottor Doom/Dottor Troy (Julian Mc Mahon) si ritaglia un piccola parte, giusto il tempo di scoccare un paio di occhiatacce assassine in tralice, provare la tavola magica superpotenziata, la nuova armatura e chi s'è visto, s'è visto. Puro intrattenimento senza pretese e senza ingerenze del subconscio nè abissi di sofferenza da psicanalizzare, servito con fuochi d'artificio e buone intenzioni. Svago cristallino e sagra del buon super eroe che fa la cosa giusta.

(recensione di Daniela Losini )


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