di pubblico: la parola chiave è “cazzo” (e giù tutti a ridere), lui si chiama “fotti-la-figlia” (da sbellicarsi), la scena-madre è rappresentata dalle scoregge emesse dalla brutta copia di sfigatto seduto sul cesso, il quale, in uno dei più brutti momenti che il cinema ricorderà per parecchi anni a venire, pensa bene di non sottrarsi di fronte alla possibilità di scoparsi il cadavere mummificato della nonna allorquando, per incau-

to errore (è proprio il caso di dirlo), si schianta a terra l’urna funeraria che la contiene (sic)… A confronto il Bagaglino è humor inglese. Per il tenore della pellicola ci sembra fin troppo raffinato il ragionamento per cui fare la parodia di una parodia (com’è “Mi presenti i tuoi”) vuol dire raschiare il fondo del barile. Il fondo del barile “Hot Movie” lo raschia a più riprese e per motivi ben peggiori, così da diventare senz’ombra di dubbio il miglior film horror tra i tanti ora in circolazione (fa senz’altro più paura di “Omen il presagio”). Tra la solita, tristissima, inutile carrellata di citazioni di film famosi del tutto fini a se stesse (film tutti recenti perché chi è affetto da demenza non possiede memoria storica), non ci scappa una risata nemmeno per sbaglio. Ma se siete in cerca di emozioni forti, con Hot Movie potreste sempre correre il rischio di vomitare.