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GUIDA
PER RICONOSCERE I TUOI SANTI |
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Una torrida estate,
quella del 1986 ad
Astoria (Queens, New
York). I giovani Dito
e Antonio sono costantemente
segnati da lividi
di percosse e con
gli altri della loro
banda bighellonano
per il quartiere,
scontrandosi con un
gruppo di graffitisti
portoricani e neri.
In breve, la situazione
precipita intorno
a Dito: un amico gli
muore in uno stupido
incidente, l‘avversario
della gang rivale
viene ucciso dal suo
fraterno braccio destro
che finisce in carcere
a vita, un nuovo conoscente
(con cui il ragazzo
progetta un viaggio
in California) è
fatto fuori per vendetta.
Preso dalla disperazione,
non trova comprensione
e conforto nel padre,
molto più grande
di lui, con un debole
per Antonio e convinto
che il figlio debba
restare lì
con la famiglia. Dito,
al contrario, si rende
conto che rimanere
equivale a fare una
brutta fine o comunque
ad avere un |
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destino
segnato,
e scappa
a Los
Angeles.
Vent’anni
dopo
è
diventato
scrittore
celebre,
e la
madre
gli
chiede
di tornare
per
convincere
il papà
- gravemente
malato
di cuore
- a
ricoverarsi.
Scopre
allora
che
ha lasciato
tutti,
ma quei
tutti
non
lo lasciano.
Come
santi,
vegliano
su di
lui.
Robert
Downey
Jr.
aveva
ascoltato
Dito
Montiel
in un
reading
del
suo
omonimo,
autobiografico
romanzo
e ha
pensato
di debut- |
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tare dietro
la macchina
da presa con
questo progetto,
poi affidato
all’autore
stesso. L’esordiente
regista Montiel
si è
occupato perciò
della riduzione
cinematografica,
apportando
alcune modifiche
al testo originale
in una combinazione
di storie
reali e immaginate.
Realizzato
con un budget
ridotto, il
film è
un ritorno
emotivo ai
luoghi dell’adolescenza,
dove i vecchi
amici - veri
protagonisti
delle vicende
raccontate
- hanno assistito
alle riprese,
sempre presenti
sul set per
dare agli
attori indicazioni
sulle battute.
Nel trattare
un irrisolto
rapporto con
i genitori
complicato
da una grossa
differenza
d’età,
nonchè
il lacerante
dilemma tra
sentimenti
e libertà,
amore e sopravvivenza,
“Guida
per riconoscere
i tuoi santi”
(un premio
per la regia
e uno speciale
della giuria
all’ultimo
Sundance,
un altro ancora
della Settimana
Internazionale
della Critica
a Venezia)
vanta soprattutto
un’amalgama
di interpreti
convincenti.
Tra i quali
sorprende
il violento
e irrazionale
Antonio, un
Channing Tatum
che era stato
invece tra
le note negative
del recente
“Step
up”.
(recensione
di Federico
Raponi )
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recensione del
film "Guida
per riconoscere
i tuoi santi"! |
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