tagliaerba e di lazzi notturni. La faida (immotivata, ma alle favole, si sa, non si chiedono troppi perchè) tra i Rossi e i Blu è lo sfondo ideale per l'idillio tra i rampolli delle schiatte rivali: la dolce Giulietta e il baldo Gnomeo. Tutto, in Gnomeo and Juliet , dalla grafica tondeggiante e pastellata al candore disarmante dei protagonisti, sa di latte e di borotalco. Se di altri eroi Pixar, dal cowboy

Woody al robottino Wall-e, abbiamo apprezzato la personalità, lo spessore, l'evoluzione, di questi buffi e dolciastri nani da giardino non si sa cosa esaltare. Fanno eccezione i comprimari, che nani (guarda caso) non sono: la rana Nanette, balia di Giulietta, e il fenicottero Piuma Rosa. Per il resto, melassa e déja-vu vanno a braccetto. Peggiora la traduzione italiana un'infelice scelta linguistica: sottolineare la guerra tra le due fazioni con il contrasto tra dialetti, che riecheggia di luoghi comuni sullo snobismo dei settentrionali e il chiasso sguaiato dei meridionali. Elton John se la canta in sottofondo e salva almeno in parte la confezione. Ma un bel fiocco rosso in cima a una scatola (semi)vuota è ben poca consolazione.