si trasforma
suo malgrado
in ghost rider,
uno scheletro
bolso avvolto
dalle fiamme
che vaga di
notte sulla
suo moto avvolta
anch’essa
dalle fiamme
lasciando
lingue di
fuoco sull’asfalto
e facendo
un casino
inimmaginabile
ad ogni suo
passaggio.
Difficile
con queste
premesse passare
inosservato.
Difficile
fare anche
super eroe
per un tizio
che lo si
vede arrivare
a chilometri
di distanza,
che brilla
nel buio come
un fuoco d’artificio,
silenzioso
come un caterpillar,
sulla cui
espressione
si può
dire tutto
eccetto che
spicchi per
intelligenza!
Vabbè…
Suo scopo
è cacciare
anime dannate
per conto
del Demonio,
come se il
Demonio non
fosse capace
di cacciarsele
da solo le
sue anime
dannate. Vabbè…
Insieme a
Nicolas Cage,
fuori parte,
fuori luogo,
fuori tutto,
cade in basso
anche Wes
Bentley che
da American
Beauty si
ritrova trasformato
in una specie
di Zombie-Vampiro
dal colorito
cadaverico
alla testa
di un manipolo
di elegantoni
in cappotto
nero alla
ricerca di
un fantomatico
contratto
seppellito
chissà
dove. Vabbè…
Insieme a
Nicolas Cage
e Wes Bentley
cade in basso
anche Sam
Elliot il
quale è
il meno preoccupato
di tutti considerato
che lui in
basso ci sta
dai tempi
del Duro del
Road House,
dal quale
sono passati
vent’
anni e lui
continua impassibile
a fare la
parte del
“vecchio”.
Per uno che
ha già
fatto quella
del “morto”
(era lui il
morto di Scappatella
con il morto)
non sappiamo
proprio cosa
augurargli.
Ai più
attenti (cioè
a nessuno
visto il target
di pubblico)
non sarà
sfuggito che
Mefistofele
è un
redivivo Peter
Fonda e che
la moto che
regala al
nostro eroe
è un
chopper proprio
come quello
celeberrimo
di Easy Rider.
Vabbè…
(recensione
di Mirko
Nottoli
)