GANDHI, MY FATHER
 

recensione Gandhi my father

 
La vera storia di Harilal Gandhi, figlio del noto Mahatma, debole e insicuro perché poco amato da un padre grande e ingombrante, e troppo distante dalle sue esigenze, dalle necessità di un uomo che ha bisogno dell’affetto incondizionato di un genitore. Un biopic indiretto o, per meglio dire, duplice, che si dipana lungo la dicotomia del doppio ritratto, di Harilal e Mahatma Gandhi, e delle due anime che vibravano dentro quest’ultimo: il padre della nazione, grande e ispirato rivoluzionario che ha saputo capire la natura del suo popolo e la sua forza; e il padre, naturale, che non è riuscito a vedere la personalità di suo figlio, né ad ascoltare il suo bisogno di affetto, ignorandone le debolezze. Khan realizza un film di ampio respiro, curato nei dettagli ed equilibrato nei ritratti, ma spesso enfatico e decisamente troppo lungo. Il taglio  
 
televisivo, esemplificato nei numerosi e prolissi dialoghi, appesantisce il racconto, svilendo lo stimolante approfondimento psico-filosofico, in cui spicca il dilemma tra onesta neutralità e amorevole partigianeria. E anche il colorato dipinto dell’India della liberazione e della difficoltà degli affetti si annacqua, perdendo forza. Rimane una ricostruzione più che dignitosa, utile a ripensare la grandezza della persona Gandhi e  
a ricordare i limiti di ogni uomo.

(recensione di Dario Bevilacqua )


- Scrivi la tua recensione del film "Gandhi my father"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2007. Tutti i diritti (su articoli e recensioni) sono riservati.