EPIC MOVIE
 

recensione epic movie

 
Comico non vuol dire ridicolo. E Epic Movie non è nemmeno ridicolo. Difficile non chiedersi dopo la visione di questo film a chi possa far ridere questo rutilante susseguirsi di gag tristi, volgari e sconclusionate. Jason Friedberg e Aaron Seltzer avevano collaborato con i fratelly Wayans nei primi due capitoli di Scary Movie. Sebbene il primo fosse molto divertente, già il secondo aveva mostrato la corda. Per fortuna i numeri 3 e 4 furono salvati da David Zucker, l’uomo che negli anni ’80, insieme al fratello Jerry e a Jim Abrahams, firmò alcune tra le più belle parodie demenziali di sempre: “L’Arereo più Pazzo del Mondo”, “Top Secret” e “Una Pallottola Spuntata”. La forza di questi film stava nei paradossi e nello svelamento dei trucchi del cinema. Friedberg e Seltzer invece si limitano a scimmiottare alcune scene di film famosi, appiccicando una  
 
gag di seguito all’altra senza dare nè completezza, ne ritmo. Nel film precedente della coppia, Hot Movie (il cui titolo originale era Date Movie), furono prese di mira commedie romantiche di grande successo come “Ti presento i miei”, “Il matrimonio del mio migliore amico” e “Il mio grosso grasso matrimonio greco”. Il gioco parodistico era fiacco, nonostante strappasse qualche debole risata. E-  
videntemente il diabolico duo si sentì soddisfatto del lavoro svolto, indi per cui ha deciso di riprovarci, ma stavolta usando i film “epici”. La scusa è quella fornita dalla trama di “Le cronache di Narnia”, ma in Epic Movie, i quattro orfani, già un bel po’ passatelli d’età, saranno trasportati nel mondo fantastico di Gnarnia, dominato dalla perfida Bianca Gnocca. L’armadio non si trova in una vecchia e austera casa, bensì all’interno della fabbrica di cioccolato di un Charlie erotomane e coprofago. Nelle loro avventure, i 4 ragazzi si troveranno al Lovre de “Il Codice Da Vinci” (unica gag riuscita, grazie all’amichevole partecipazione di David “Kill Bill” Carradine), sui tetti di “Superman Returns”, nell’accademia degli “X-Men” con Carmen Electra nei panni di Mistica, sulla nave dei “Pirati dei Carabi – la maledizione del forziere fantasma”, nel convento di “Super Nacho” film sul wrestling poco noto in Italia con protagonista Jack Black, sull’aereo di “Snakes on a Plane”, nel castello di Hogwarts di “Harry Potter”, nonché sul set di alcune trasmissioni della MTV-generation come Punk’d. Alla già demente demenzialità dell’opera si aggiunga anche un pessimo doppiaggio, che storpia molti giochi di parole e appesantisce ancor di più il ritmo. Se nel trailer la canzone rap dei Pirati sembrava divertente, la sua versione in italiano all’interno del film è assolutamente da dimenticare. Lanciato con la frase “non è vero che troppe saghe fanno male”, dopo la visione di Epic Movie è naturale rispondere: “no, no, è vero!”


(recensione di Sara Sagrati )

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