ELDORADO ROAD
 
locandina eldorado road

recensione eldorado road

 
“L'idea per il film viene da un fatto realmente accaduto: una notte sono tornato a casa e ho trovato due ladri. Uno era nascosto sotto il mio letto, l'altro sotto la scrivania! Una situazione assurda; tre persone spaventate e una lunga notte a parlare”: così nelle parole del regista nasce lo spunto di Eldorado Road. Tornando a casa, il commerciante di macchine d’epoca americane Yvan sorprende nascosto sotto il letto il giovane tossicomane Elie, che si è introdotto in casa sua per rubare i pochi spiccioli che gli servono per tornare a casa dai genitori. Burbero e collerico, Yvan viene stranamente colto da compassione e affetto per il ragazzo e, seppur quasi di mala voglia, accetta di accompagnarlo in macchina dai genitori. Unendo le loro solitudini, inizia così il lungo viaggio dei due per le strade del Belgio a bordo di una Chrevolet del '79,  
 
alla ricerca di qualcosa forse impossibile da raggiungere, una Eldorado appunto, la felicità. Secondo lungometraggio dell’attore e comico belga Bouli Lanners (qui anche protagonista nel ruolo di Yvan), Eldorado Road è una commedia agrodolce, un road movie che rispetta tutti i canoni del genere ma vi infonde nuove linfa ambientandolo in un paese strano e imprevedibile e assolutamente atipico come il  
Belgio (“Nel mio Paese fare un road movie è praticamente impossibile: nel giro di un paio d’ore ti ritrovi sempre al confine!”). E sono proprio i paesaggi del Belgio il terzo protagonista di questo film, fotografati in maniera impeccabile da Jean-Paul De Zaeytijd, che il regista ha voluto quanto più possibile luminosi, colorati, simili agli immensi spazi del Far West, in netto contrasto con l’immagine triste e monocromatica che spesso si associa a questo Paese. Sebbene l’influenza di modelli americani sia palese (un discorso a parte merita la colonna sonora, composta oltre che da brani originali scritti per il film da Renaud Mayeur, An Pierlé e Koen Gisen anche da alcune canzoni dei Milkshakes e di Jesse Sykes, care alla memoria del regista) "Eldorado Road" è un film assolutamente originale, profondamente europeo. Lanners riesce mirabilmente a coniugare le esigenze del genere (dalle lunghe inquadrature sui paesaggi agli incontri con i personaggi più disparati e le situazioni più assurde, tra campeggiatori nudisti e drugstore sperduti e deserti) con la storia e i suoi personaggi, specchio di un’umanità dolente alla continua ricerca di un sostegno, di un riscatto morale e sentimentale che però è destinato a restare irraggiungibile, tra slanci di struggente affettività e momenti assolutamente ironici. Il film è stato presentato alla 40° “Quinzaine des Realisateurs” del Festival di Cannes 2008 e in anteprima italiana al Festival di Pesaro 2008.



(di Chiara Cecchini )


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