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recensione earth la nostra terra
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"Cinque miliardi di anni fa un imponente asteroide si abbatté su una Terra ancora giovane, spostandola esattamente di 23,5 gradi di inclinazione rispetto al sole. Questo incidente cosmico si è rivelato un assoluto miracolo, perché senza questa fondamentale inclinazione tutto sarebbe stato decisamente diverso." e quindi, cari umani, vedete un po' cosa potete fare per preservare integre le meraviglie del vostro pianeta. E' questo a grandi linee il messaggio di "Earth: la nostra terra", uno dei più spettacolari - e costosi - documentari che siano mai stati realizzati, con protagonisti la Terra e più di una comparsa direttamente dai cinque regni animali, rigorosamente a rischio di estinzione. Raccontandoci le storie di una famiglia di orsi polari, di balene megattere e di un gruppo di elefanti alle prese con lo sconfinato |
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deserto del Kalahari, la pellicola guida lo spettatore in un emozionante tour intorno al globo, galvanizzando, intimorendo, divertendo ma soprattutto lasciando - per la spettacolarità delle riprese - letteralmente a bocca aperta chiunque sieda sulle vellutate poltrone di un cinema. Ci si dimentica presto di assistere ad una proiezione, si tiene il fiato sospeso per novanta minuti e ci si lascia stregare dai panorami vergini |
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che il nostro pianeta ha ancora da offrire. Ma per quanto ancora? "Earth: la nostra terra" è indubbiamente uno dei film più attuali dell'ultimo secolo, ritraendo definitivamente la nostra casa così come oggi la conosciamo. Definitivamente sì, perché nonostante le calde parole di Paolo Bonolis o le splendide storie degli inquilini del pianeta azzurro, l'ammonimento è sempre in agguato: domani un viaggio dal Polo Nord giù giù fino all'equatore, un viaggio simile, potrebbe essere del tutto diverso, avere uno scenario con diversi colori o forse vivere soltanto su una pellicola. Ma non tutto è così cupo, anzi, la voce narrante e le immagini volano lontano dai temi ambientali più scottanti, facendo intuire il pericolo a chi è sensibile abbastanza e attento, ma lasciando tutti gli altri in balia delle emozionanti scene che il film ha da offrire. Ce n'è per tutti. Iniziato a girare nell'ormai lontano 2004 la realizzazione di "Earth" ha toccato più di 200 location in tutto il mondo, superato i 4.500 giorni sul campo - 250 dei quali per le riprese aeree - e impiegato più di 40 cameraman per essere completata. Un progetto così imponente non è mai stato affrontato e sicuramente rimarrà una pietra miliare: si pensi solo che per la maggior parte delle scene l'equipaggiamento cinematografico è stato adattato, se non addirittura creato appositamente per l'occasione: super slow motion da 2.000 fotogrammi al secondo su una telecamera mobile e lenti da 800mm utilizzate a più di 30 gradi sotto lo zero compresi. Ma uno degli aspetti che più colpisce è sicuramente la colonna sonora, di certo non una novità in un documentario, ma se affidata all'orchestra sinfonica Berliner Philharmoniker sulle musiche di George Fenton, il risultato è eccellente e conferisce la giusta, maestosa atmosfera che il soggetto, quella trottola vagante per l'universo, merita. Girare qualcosa di simile tra dieci o vent'anni potrebbe essere addirittura fuori discussione: Disneynature è lieta di far riflettere.
(di Marco Trani)
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