DIARI
 
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recensione diari

 
"Diari" è un racconto che raccoglie le vicende di tre personaggi, due adolescenti e un uomo maturo che compiono un percorso alla fine del quale si accorgeranno che i loro destini si sono incrociati per caso ma ormai sono destinati a proseguire su una linea comune perché hanno bisogno l'uno dell'altro. Il primo capitolo vede protagonista, Leonora, una giovane ragazza di sedici anni, chiamata da tutti Leo, che vive un periodo un po' difficile; è stata abbandonata dal padre all'età di sei anni e adesso dopo dieci anni di silenzio, colui che si definisce suo padre, noto attore argentino, è tornato in Italia. Dentro di lei il vuoto è cresciuto a dismisura ma in fondo ama quell'uomo incondizionatamente; il suo amore è mascherato da una profonda rabbia cresciuta negli anni. Tutto intorno a lei le sembra ormai estraneo e lontano,  
 
tutto oscuro e incomprensibile, solo il suo diario custodisce i suoi pensieri più profondi e veri. Spinta dalla forza interiore decide di frequentare uno stage del padre, sotto mentite spoglie, per poter capire com'è quell'uomo che l'ha fatta soffrire così tanto e inizia un percorso di conoscenza e analisi che la porterà a crescere e a scoprire se stessa. Il protagonista del secondo capitolo è Alì, anche lui sedicenne, alle prese   recensione diari

con uno dei problemi più importanti per un ragazzo della sua età: conquistare la ragazza dei suoi sogni. Lui, appassionato disegnatore di manga, cerca attraverso internet, di trovare una forma di comunicazione con Sara; crea un mondo magico per lei, un mondo dove lui sarà il suo principe azzurro ma la realtà è ben diversa. Quando Alì si svela, Sara lo rifiuta nettamente preferendo il suo migliore amico e il giovane deve accettare il rifiuto imparando anche dalle sconfitte. La terza storia è quella di Michele, anziano professore in pensione, lasciato per una settimana alle cure di Leo. All'inizio il loro rapporto non è dei migliori; lui scorbutico, lei piena di paure; poi i due abbassano la guardia e cominciano a conoscersi. Leo comincia ad ascoltare le storie preziose che il professore racconta e inizia ad entrare nella sua vita e nel suo passato; accanto a lei c'è anche Alì che cura il giardino del professore. I due giovani insieme ridaranno vita e speranza a Michele, ricordandogli un vecchio amore ormai passato ma sempre vivo nella sua mente e insieme cominceranno un percorso di crescita comune. Attilio Azzola, regista e cosceneggiatore insieme a Mario Nuzzo, ha creduto molto in questo film, risultato di un lungo lavoro durato due anni, un'indagine sul mondo giovanile, attraverso interviste, seminari di cinema e laboratori di recitazione. L'obiettivo, riuscito, era quello di raccontare il mondo dei giovani abbandonando tutti gli stereotipi sul sesso, la droga, e la violenza, cercando di capire come si rapportano con il mondo degli adulti e come cercano di affermare la propria individualità. Grazie alla sua sensibilità, il regista è riuscito a mostrare i tormenti e gli entusiasmi che ognuno di noi ha vissuto a quell'età; quella sensazione di vulnerabilità e di fragilità che ciascuno ha provato quando siamo stati rifiutati o quando ci siamo sentiti non capiti dai nostri genitori, da quel mondo adulto che non comprende che il mostrarsi strafottente a sedici anni è una richiesta d'aiuto più che una posizione. C'è un mondo di giovani che ha idee, che vuole crescere, che si esalta per l'ultimo film del regista preferito, che legge poesie, ma c'è anche chi non legge ma ha un mondo interiore che vuole far conoscere e vivere. La pellicola è stata premiata a Cannes come miglior film nella categoria "Gran Prix ecrans Junior".


(di Tamara Malleo )


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