CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO
 

- recensione -

 
Con buona pace dei difensori della sacralità della famiglia tradizionale come unica depositaria dei valori da rispettare, ecco arrivare sugli schermi italiani un film singolare, come singolari sono state l’infanzia e l’adolescenza di Augusten Burroughs, dalla cui autobiografia il regista e sceneggiatore gay, Ryan Murphy, ha tratto “Correndo con le forbici in mano”. “Running with Scissors” è anche il titolo originale del romanzo autobiografico di Burroughs che per lungo tempo ha guidato la classifica dei bestsellers negli Stati Uniti. Augusten (Joseph Cross) è un ragazzo che negli anni 70 vive la sua adolescenza con un padre professore di matematica e alcolizzato (Alec Baldwin) e una madre psicotica (Annette Bening) con ambizioni letterarie che la portano scrivere poesie che nessuno pubblica e a sognare a occhi aperti un successo  
 
che non arriva. Quando i genitori divorziano il ragazzo viene affidato dalla madre al suo psichiatra, il dottor Finch, una figura che è riduttivo definire originale. Così Augusten si ritrova a vivere in una casa dall’architettura in stile vittoriano e tutta dipinta di rosa. Ma se l’esterno è insolito all’interno si trovano piatti sporchi lasciati in giro da settimane, un albero di natale che sta lì da due anni e soprattutto una  
galleria di personaggi ciascuno dei quali caratterizzato da stranezze comportamentali degne di un trattato di psichiatria. A cominciare dallo stesso dottor Finch che esercita la sua professione a modo suo, seguitando con la signora Finch (Jill Clayburgh) che si ciba di croccantini per cani e i loro sette figli, alcuni dei quali adottati. Augusten avrà le sue difficoltà a sopravvivere in mezzo a tanta eccentricità e trovare la forza di emanciparsi. Anche se in una situazione estrema come quella che caratterizza il racconto, “Correndo con le forbici in mano” si mantiene in armonia tra il dramma e la commedia nel trattare temi di grande attualità come la famiglia, l’educazione, l’omosessualità e i pregiudizi che li accompagnano. Ben girato e soprattutto ben interpretato da tutti gli attori (ci sono anche Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes, celebre coppia di interpreti in “Shakespeare in Love”, film che ha raggranellato ben sette statuette agli Oscar del 1998), tra i quali si distinguono Annette Bening che è una perfetta madre nevrotica, Brian Cox e Jill Clayburgh, genitori meravigliosamente eccentrici e a loro volta bisognosi di cure. Il regista, al suo primo lungometraggio che ha anche scritto e prodotto, guida un cast di prima grandezza con disinvoltura e padronanza, dosando sapientemente umorismo, ironia e forza drammatica. Distribuito da Sony Pictures la pellicola sarà nelle sale italiane dal 2 marzo. Un film da vedere.


(recensione di Claudio Montatori )

- Scrivi la tua recensione del film "Correndo con le forbici in mano"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2005. Tutti i diritti sono riservati.