prototipo dei suoi studi: l’odioso Riccardo (Vaporidis), arrogante, viziato, ricco, sciupafemmine, e naturalmente scansafatiche negli studi. Ma, neanche a dirlo, irresistibile. Le coincidenze la porteranno a dargli ripetizioni, con conseguenze a catena piuttosto prevedibili. L’intento del regista “realizzare una commedia che con il sorriso possa far riflettere”, affoga in una smisurata quantità di stereotipi-macchietta,

che seppure hanno il merito nei primi minuti di film di strappare qualche sincero sorriso, nel contempo strizzano nel già visto e sentito un tema eccessivamente ambizioso e complesso. Situazioni estreme, personaggi sopra le righe, battute maschiliste, rendono il film privo di serie intenzioni, con non poca ruffianeria. Ad “abbellire” la pellicola i freschi visi dei protagonisti, che deludono però l’una per eccessivo gigioneggiare, l’altro per una recitazione pigra. Vera rivelazione del film la strepitosa Elisa Di Eusanio (Sara), coinquilina di Giada, attrice di formazione teatrale alla sua prima interpretazione cinematografica, a cui auguriamo di proseguire la sua carriera anche sul grande schermo.