COME D'INCANTO
 

recensione come d'incanto

 
La sezione “Alice nella città” Première Eventi Speciali fuori concorso, alla festa di Roma 2007 presenta la fiaba Disney “Come d’incanto”, un film dai nuovi canoni spettacolari che, dal mondo edulcorato e favolistico dei cartoni animati, è proiettato all’improvviso nel caos della società reale. Nel regno di Andalasia, la leggiadra e sognatrice principessa Giselle (Amy Adams), è conquistata in amore dal bel principe Edward (James Marsden), che decide di sposarla. Ma…come succede nelle favole, c’è una regina cattiva e malvagia (Susan Sarandon), matrigna del principe, che non vuole che questo accada. Grazie ai suoi poteri magici, la cattiva regina catapulta la dolce ed ingenua Giselle in una realtà che non è incantata, ma reale, caotica e pericolosa: il cuore della città di New York, Manhattan. Anche nel mondo  
 
reale, se si è capaci a proporsi positivamente, forse si può vivere anche la favola dell’amore vero. Ed è quello che succede a Giselle nell’incontro con un affascinante avvocato (Patrick Dempsey), che cambierà radicalmente il corso della vita dell’adorabile fanciulla. Diretto da Kevin Lima (“La carica dei 102”, “Tartan”), sceneggiato da Bill Kelly, il film è un ottimo prodotto cinematografico d’animazione, come  
forma autonoma di spettacolo autentica e poetica, che si distingue per l’introduzione nella narrazione di personaggi in carne ed ossa che vivono il mondo reale. Personaggi tratteggiati con abilità e cura, non esclusi quelli dei cartoni animati, “Come d’incanto” si propone in una chiave sociologica carica d’ironia, dai toni bonari ma ben articolati e convincenti, con un accento ironico ed anche pedagogico. Il ritmo incalzante delle immagini e delle scene, un accorto impiego del sincronismo musicale, gli studiati effetti cromatici, ottenuti con una tavolozza abbastanza varia, fanno, di questo ultimo lavoro di Lima, un prodotto di ottimo respiro spettacolare. La proposizione della fiaba che diventa realtà e la realtà fiaba, si afferma sempre a favore di quella visione che ha sempre rappresentato il mondo segreto delle aspirazioni e delle emozioni umane. E questo vale sia per più piccini che… per gli adulti. Non esitate: “Come d’incanto” è una fiaba…per tutti.


(recensione di Rosalinda Gaudiano)


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