CELLA 211
 
locandina Cella 211

recensione Cella 211

 
Quanta responsabilità può attribuirsi a chi commette un omicidioo? Quali attenuanti? E' possibile dividere l'umanità tra vittime e colpevoli trascurando il peso delle circostanze e dell'inesorabile destino? Sono questi gli immediati interrogativi che si autoimpongono dopo la visione di Cella 211, un film che più che un'opera di genere è una tragedia classica, nella quale i ruoli di eroe ed anti-eroe si fondono, così come mescolati appaiono i concetti di volontà e fatum. La forza principale della pellicola risiede nella sceneggiatura (basata sul romanzo omonimo di Francisco Perez Gandul) scritta a quattro mani dal regista e da Jorge Guerricaechevarria (La Comunidad), in grado di creare personaggi credibili e complessi e di mostrare come l'ambiente circoscritto dalle mura di un carcere non sia altro  
 
che "un riflesso della società che lo genera", per citare le parole dello stesso Monzon. Il film, diretto con estremo realismo e cinismo, è un'opera provocatoria che lascia il regime carcerario, la politica spagnola e l'ETA solo sullo sfondo, considerandoli come semplice pretesto per indugiare sulle estreme manifestazioni del comportamento umano. D'altro canto non poteva essere altrimenti vista la collaborazione   recensione Cella 211
delle autorità penitenziarie e la presenza come comparse di numerosi detenuti in libertà vigilata. Cenno particolare merita la strordinaria interpretazione di Luis Tosar; il suo coinvolgimento è totale, la sua energia così incontenibile da inchiodare come fosse una calamita. Alla fine della visione emerge un forte senso di spiazzamento, si afferma un'inevitabile relativismo antropologico: odio, sete di vendetta, violenza fine a sé stessa.esistono come dato di fatto quando si supera il limite, quando l'amicizia non basta, quando l'amore per una donna è stato calpestato insieme ai fertili campi del sogno e della poesia.

(di Lucio De Candia)


- Scrivi la tua recensione del film "Cella 211"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2008. Tutti i diritti sono riservati.