agenti segreti di Sua Maestà britannica. Il ritmo c'è, le gag anche, ma manca quel qualcosa che rende speciale i film della Pixar: il cuore e quell'idea di cinema totale che pervade i suoi capolavori più riusciti. L'animazione, anche se non porta nulla di nuovo, è sempre ai massimi livelli, livelli impensabili per qualsiasi altra casa di produzione, il ritmo è frenetico e non stanca mai, i personaggi che abbiamo imparato ad amare nel primo film ci sono tutti, eppure manca qualcosa. Il product placement costante, i luoghi comuni a profusione (la mamma-macchina italiana che guarda tutte le corse del figlio, il wasabi giapponese, il buon cuore dell'americano sempliciotto) tolgono quell'aura speciale che solo i film della Pixar possiedono e trasformano
Cars 2 in un buon prodotto di intrattenimento che chiunque altro avrebbe potuto concepire. Sembra incredibile dunque, per la prima volta in 16 anni la Pixar delude. Ribadendo che la delusione è suscitata dal fatto che il capolavoro è lo standard medio dei film prodotti dalla Pixar e che quindi
Cars 2 rimane un buon film di intrattenimento, speriamo vivamente che con le prossime pellicole si ritorni ai fasti di un tempo e che l'imminente
Brave non deluda. Certo è che l'annuncio di
Monsters & Co. 2 adesso ci insospettisce un pochino.
(recensione di Valentina Ariete)