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CAPPUCCETTO ROSSO SANGUE - RECENSIONE |
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Locandina "Cappuccetto Rosso Sangue" |
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C’era una volta Cappuccetto rosso. Ma non esattamente il cappuccetto rosso che pensate voi. Ha sempre una nonna che vive nel bosco, indossa un mantello con un cappuccio effettivamente rosso ma è un po’ più cresciuta rispetto all’originale, ha due spasimanti che la vogliono sposare, e al lupo ha sostituito un lupo mannaro. Lo si sa che le fiabe per bambini celano in realtà rappresentazioni trasfigurate di paure e pulsioni ataviche, ma non pensiate di trovare qui chissà quali chiavi di lettura perché qualsivoglia interpretazione pedagogica o psicanalitica si arena davanti alla pochezza del materiale proposto. Basta un trailer per capire che quello che preme a Catherine Hardwicke, più che scavare tra metafore e allegorie, è rifare un altro Twilight, a base di paesaggi montuosi, boschi, nebbie, grossolano romanticismo |
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adolescenziale a tre, e ovviamente, i lupi mannari. L’ambientazione finta medievale invece è ripresa pari pari da The Village (c’è pure il solito matto del paese). Date le premesse, Cappuccetto rosso sangue avrebbe potuto essere una intrigante versione horror della famosa fiaba vecchia di 700 anni, riletta in chiave più inquietante e adulta, e invece non è che uno spunto per improvvisare l'ennesima pellicola |
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sentimentale per teen-ager, dal sentimentalismo solo nominale e di maniera, da seguire con l'encefalogramma piatto. Comparando, non c'è un pezzo che combaci, anche la celeberrima frase “che occhi grandi che hai” viene pronunciata solo per onore di firma, utilizzata e sprecata fuori dal contesto. L'unico motivo a tenere desta l'attenzione per tre quarti di film è scoprire chi sia il lupo mannaro. Poi si scopre e si scopre che poteva essere chiunque, nel senso che la sceneggiatura è talmente priva di costrutto che l'identità dell'assassino avrebbero potuto tirarla a sorte senza che il risultato compromettesse alcun equilibrio. Anzi, magari hanno tirato a sorte per davvero. Assortito il cast: Amanda Seyfried è Cappuccetto rosso, Shiloh Fernandez è il nuovo Pattinson, torna Billy Burke, ormai l'attore feticcio della Hardwicke, nel ruolo del padre della protagonista (a proposito: perché è vestito come Peter Pan?), Julie Christie è la nonna, Virginia Madsen la mamma, Gary Oldman il cacciatore di lupi, Lukas Haas sempre più specializzato a fare il morto. Produce Leonardo di Caprio. Bah!
(recensione di Mirko Nottoli )
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