esordisce alla regia con questo b-movie “Bitch Slap”, costato pochi dollari ed altrettanto pochi incassati per le rappresentazioni cinematografiche nei paesi dove il film è già stato distribuito. Si può supporre che Jacobson, ispirandosi al film “Grindhouse” di Tarantino, avesse in mente di tirar fuori un prodotto veramente degno di finire annoverato nel genere “ exploitation” tanto in voga negli anni

‘70, però senza minimamente riuscirci, neanche in una sequenza. “Bitch Slap”, forse ha solo i titoli di testa degni di rispetto e null'altro. Per l'incredulità di scene esagerate ed addirittura ridicole, comprese quelle in cui le tre superdotate finiscono per identificarsi in tre personaggi maschi, sanguinari e carnefici, imprigionati in avvenenti corpi femminili, questo primo film di Jacobson esordiente regista, può essere tranquillamente annoverato nel genere trash-movie. Un brutto tiro alla femminilità, dunque, inferto con stupidità ed arroganza, mal sopportabile in poco meno di due lunghe ore di pellicola, durante i quali si ha spesso l'impulso liberatorio di lasciare frettolosamente la sala.