|
|
BASILICATA COAST TO COAST |
|
|
|
recensione basilicata coast to coast
|
|
Un coast to coast non da New York a Los Angeles ma dal Tirreno allo Jonio per raggiungere il famoso festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico attraversando tutta la Basilicata. A piedi. Perché se la vita è troppo breve allora bisogna allungarla. L'opera prima di Rocco Papaleo regista è un canto d'amore per la sua terra, per la musica e per il cinema (la regione Basilicata ha finanziato e ha fatto bene). E' un canto spensierato e libero che se talvolta stecca va bene lo stesso, anzi, va pure meglio. Lirico ed elegiaco, leggero e malinconico, è un viaggio on the road che sa non prendersi mai sul serio, nemmeno in quanto parodia, di ben altri viaggi, di ben altre mete, di ben altri pretenziosi bildungsroman. Quattro musicisti (tre e mezzo, per la verità, Gassman - un mito ormai - suona la "custodia della chitarra"), un carro trai- |
|
|
|
nato da un asino,
una reporter di una microscopica testata parrocchiale e 10 giorni di cammino. Perché? Non c'è un perché. Non c'è all'inizio e forse non lo trovano nemmeno alla fine un perché. E' solo un'idea, un progetto da portare fino in fondo. Folle ma nemmeno tanto, anzi per niente. La riuscita di Basilicata coast to coast sta proprio qui, nel non porsi mai al di sopra dei limiti per cui si schernisce, nell'essere
|
|
|
|
totalmente privo dell' ipocrisia di chi si finge autoironico per mettersi su uno scranno e giudicare. Per autoassolversi o giustificarsi. Merito del bravo Rocco Papaleo che si dimostra ulteriormente bravo e intelligente nel non farsi strangolare dalla foga del protagonismo, di restare defilato e dar spazio al resto dell'affiatato cast, a Paolo Briguglia e a un inedito Max Gazzè muto, a Giovanna Mezzogiorno - che proprio non ce la fa a restare rilassata nemmeno quando è in gita - e ad un Alessandro Gassman che in questi ruoli in cui si prende seriamente in giro ha trovato la sua dimensione congeniale. E, ovviamente, sullo sfondo una Lucania che sembra la Scozia con la colline verdi, le brume, i laghi, i piccoli paesi che la punteggiano, il cibo, il vino, il tempo fermo a qualche secolo fa, un passaggio a Eboli per un brindisi a Carlo Levi e Gian Maria Volontè. Tutto qui. Basilicata coast to coast non cita, non ammicca, non pontifica, non pretende di essere più di quel che è: un sentito elogio agli sconfitti, ai perdenti di vocazione, a quelli costantemente fuori tempo, agli animi semplici e per questo nobili, a coloro ai quali la grandezza è preclusa perfino nei sogni ma che intimamente custodiscono il segreto della poesia.
(di Mirko Nottoli )
|
-
Scrivi la tua
recensione del
film "Basilicata coast to coast"! |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2008.
Tutti i diritti sono riservati.
|
|
|