BACIAMI ANCORA
 
locandina baciami ancora

recensione baciami ancora

 
Nel 2001 usciva "L'ultimo Bacio", film che consacrerà sulla scena cinematografica italiana (e non solo) Gabriele Muccino. Dopo due film oltreoceano, il candidato all'Oscar per il "Miglior attore protagonista", Will Smith, "The Persuit of Happyness" (La ricerca della Felicità) e "Seven Pounds" (Sette anime), il regista romano sentiva la mancanza dell'Italia, ed è ritornato ripresentandoci i suoi 'amici' de "L'ultimo Bacio". "Baciami Ancora": dopo nove anni ritroviamo gli stessi personaggi del primo film; quarantenni invecchiati, tutti meno superficiali, sulla via del ritorno piuttosto che verso la via di fuga. Ritroviamo Carlo (Stefano Accorsi) e Giulia (Vittoria Puccini che sostituisce Giovanna Mezzogiorno) ormai separati a causa di reciproci tradimenti, ma non ancora divorziati, che vivono con altri due compagni. Le loro vite restano  
 
inevitabilmente legate dalla loro figlia, Sveva (Sara Girolami) e, come scopriranno, dal loro inossidabile amore. Ritroviamo Marco (Pierfrancesco Favino, che fortunatamente in questo film, ha un personaggio più definito) che vede il suo matrimonio sgretolarglisi davanti agli occhi a causa del desiderio, irrealizzato, della moglie di avere un figlio. Ritroviamo Paolo (Claudio Santamaria), ormai in crisi depressiva,   recensione baciami ancora

che non riesce a volersi bene nonostante le attenzioni e l'amore di Livia (Sabrina Impacciatore), l'ex moglie di Adriano (Giorgio Pasotti). E poi c'è lui, Adriano che torna in Italia dopo dieci anni di lontananza, due dei quali passati in un carcere colombiano per aver cercato di importare in Italia due chili di cocaina. Lui che ripiomba nella vita dei suoi amici e, soprattutto, nella vita di suo figlio, Matteo (Andrea Calligari), che è cresciuto senza di lui. In fine, Alberto (Marco Cocci), che deciso a non omologarsi alle convenzioni della società, decide ancora una volta di scappare, di intraprendere quel viaggio che i suoi amici sostenevano non si potesse più fare. Dieci anni dopo, gli stessi personaggi stressati, a volte isterici, depressi; sembra che tutti i problemi ce li abbiano loro. Eppure, nonostante le due ore e passa di film, la storia scorre veloce, lasciando intrecciare i destini di tutti i personaggi e trattando anche temi molto importanti e attuali. Non si tratta più dei soliti tradimenti e del bisogno infantile dei trentenni di scappare dalla vita per non assumersi le proprie responsabilità. "Baciami Ancora" rilancia valori che la società di oggi sembra stia distruggendo: la famiglia, il perdono, l'amore tra coniugi e per i propri figli. Un film malinconico e romantico allo stesso tempo nel quale nasce spontanea la consapevolezza dell'importanza di ogni attimo che seppur piccolo e insignificante, può rivelarsi importante e irripetibile. E, nonostante, la locandina del filmdichiari: "la storia di tutte le storie d'amore", questo è un film che non parla solo d'amore; c'è la voglia di rimettersi in gioco e di sfidare la vita, con tenacia, nonostante tutti gli ostacoli che essa ci presenta. La voglia di realizzare i propri sogni, nonostante tutto. Facile riconoscersi e identificarsi almeno in uno dei personaggi descritti e ben interpretati da 'La Meglio Gioventù' italiana, ancora una volta riunita in un unico lungometraggio; sfavillante Pierfrancesco Favino, grazie al quale si ritrovano nel film alcune delle scene più divertenti; un inquietante e spaesato Giorgio Pasotti; una (finalmente) brava e naturale Vittoria Puccini, che non ci fa sentire troppo la mancanza della rimpianta Giovanna Mezzogiorno e un sempre più bravo ed estremo Claudio Santamaria. "La vita non ci dà sempre le cose come noi le vogliamo. Ma l'importante è che ce le dia".. il successo al botteghino è assicurato: ma, almeno, il costo del biglietto lo vale tutto.


(di Francesca Casella)


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