APPUNTAMENTO AL BUIO
 

recensione appuntamento al buio

 
Per capire che questo “Appuntamento al buio” sia la solita commediola basterebbe il titolo: immediatamente si capisce cosa un film del genere può dare e cosa aspettarsi in sala. Sebbene in effetti non tradisca le aspettative, è anche vero che il film di James Keach risulta globalmente un buon lavoro, visto che l’attenzione riesce a rimanere a galla pur negli schemi triti e ritriti della commedia romantica all’americana. Il merito è ovviamente delle situations comiche che si vengono a creare quando Danny (Chris Pine), un bel ragazzo pieno di qualità con l’handicap della cecità, viene aiutato dal dissoluto fratello Larry (Eddie Kaye Thomas, già visto in American Pie) a cercare ragazza visto che, ormai ventiduenne, è ancora vergine. Una serie di appuntamenti al buio aspettano Danny, che dovrà fare i conti con ragazze tutte diverse ma  
 
mai normali: troppo sensibili all’handicap, sboccate, trasgressive, superficiali. E’ solo per caso che, nello studio del suo oculista, Danny incontra Leeza: una ragazza indiana sensibile e carina. I due si innamorano, sembra andare tutto a gonfie vele fino a che Leeza, legata ad una promessa di matrimonio, divisa tra l’amore e l’onore della famiglia decide di lasciare Danny. Immaginatevi il finale e sì! Ci avete indovinato!  
Chris Pine sembra a suo agio nel ruolo del ragazzo cieco, ma mai quanto Eddie Kaye Thomas nella parte del vizioso fratellone. E’ lui il vero motore del film: d’altra parte è lui che organizza i divertentissimi appuntamenti e che cerca di introdurlo nel mondo del sesso! Da segnalare la simpaticissima Jane Seymour nel ruolo della psicologa di Danny, anche lei capace di strappare più di una risata. Una commedia tutto sommato godibile, dunque, ben diretta da Keach che riesce quasi sempre a tenere un buon ritmo: se avete bisogno di un’oretta e mezza di pura distrazione “Appuntamento al buio” va più che bene.


(recensione di Amedeo Scalese )


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