Quando un giorno quasi tutto il formicaio viene distrutto da un terribile getto di pompa da giardino, gli insetti, capitanati dall’impavido Zoc, decidono di adottare soluzioni drastiche; serve una pozione magica per far rimpicciolire il distruttore in modo da renderlo innocuo. Una goccia nell’orecchio e il gioco è fatto! Il bambino e le formiche sono ora alla pari, e per tornare a casa l’umano dovrà imparare cosa vuol dire vive-

re una vita da formica. Non si tratta solo di un duro allenamento ma anche di un vero e proprio cammino di crescita che gli farà capire quanto sia importante il lavoro di squadra e soprattutto che le differenze sono la forza e non la debolezza di una comunità. Ben costruito e ben diretto da John A. Davis – già autore di “Jimmy Neutron” e “Santa vs. the snowman 3D” – “The ant bully” prende le mosse da un romanzo per l’infanzia di John Nickle. La storia, a dire il vero non originalissima, ha il pregio di veicolare una morale né troppo infantile né troppo adulta, che affronta con delicatezza temi come la guerra, la prevaricazione dei più deboli e l’amicizia. I bei “disegni animati”, legati assieme da un montaggio sempre efficace, spesso rinunciano all’intento mimetico in favore di una maggior dose di simpatia, scelta senz’altro positiva se si considerano le caratteristiche del film. Da sottolineare la bellezza della sequenza in cui Lucas e le formiche Hova, Creeva, Fugax ecc usano dei petali come se fossero dei parapendio. Ottima la scelta delle voci americane, tra le quali spiccano quelle di Nicolas Cage, Julia Roberts, Paul Giamatti e Meryl Streep, quest’ultima nei panni della gigantesca ape regina; notiamo però la defezone dell’annunciata Shirley McLaine. Staremo a vedere come sarà la trasposizione italiana, in arrivo nelle sale il 22 settembre.

PS. Il sottotitolo della vesione originale è “This summer is crunch time”, simpatico ma impossibile da mantenere nella versione nostrana.