ANPLAGGHED AL CINEMA
 

anplagghed al cinema recensione

 
La fama di Star Trek non perde fascino al punto che Aldo Giovanni e Giacomo si sono ispirati alla famosa serie televisiva per creare i personaggi che danno vita a tre astronauti alieni (Aldo, Giovanni e Silvana Fallisi) e un robot (Giacomo) giunti sulla terra con la loro astronave che, manco a farlo apposta, si chiama Enterprise. I quattro osservano la vita di alcuni terrestri, abitanti nella periferia di una grande città. Un pretesto per dar vita a una galleria di personaggi con i loro tic e fobie, le loro meschinità. Anplagghed al Cinema è una selezione delle scenette dell'omonimo spettacolo teatrale diretto dal trasformista Arturo Brachetti (Amplagghed, appunto) che ha riempito i teatri d'Italia risquotendo un grande successo di pubblico nella passata stagione. Un'operazione puramente commerciale che sarà interessante seguire per vedere quale  
 
ne sarà la sorte. Chi ama il trio comico non si illuda, non c'è una storia "tratta da", è lo spettacolo così come è stato rappresentato a teatro selezionando alcune scene in modo da ridurne la durata da due ore a circa cento minuti, con tanto di palcoscenico e di pubblico. Il teatro al cinema insomma, ripreso con telecamere ad alta definizione, con la regia di Rinaldo Gaspari, e registrato col sistema Dolby  
digitale per offrire una qualità di immagini e suoni in grado di rendere al meglio le atmosfere delle rappresentazioni dal vivo. Anplagghed è la grafia della pronuncia di unplugged, parola inglese che significa scollegato dalla spina, non elettrificato, acustico.
Abbiamo chiesto ai tre comici le ragioni di questo titolo e questa è stata la risposta:
"Quando siamo tornati al teatro avevamo la necessità di trovare un
titolo e volevamo scimmiottare le star musicali che quando abbandonano i grandi stadi fanno i concerti unplugged. Per noi aveva il significato di un ritorno al contatto diretto con il pubblico, solo che poi è stato scritto sbagliato ma ci è piaciuto così e lo abbiamo mantenuto".
Come è nata l'idea di filmare come se foste al teatro?
Abbiamo avuto tanto pubblico e avremmo dovuto raddoppiare le serate, ma volevamo dedicarci a un nuovo progetto cinematografico, così abbiamo scelto di farne un film per chi non l'aveva visto dal vivo o volesse rivederlo. Abbiamo cercato di ricreare l'atmosfera del teatro Sul grande schermo. E' stato ripreso in più serate, il teatro che si vede è il palazzetto di Modena.
Non è un'operazione rischiosa portare lo spettacolo teatrale sul grande schermo?
Sì, è rischioso. Vorremmo però che non ci fosse alcun equivoco per il
pubblico, che non si aspetti una storia ma che sappia che va a vedere lo spettacolo teatrale.
Silvana Fallisi, moglie di Aldo, denuncia scherzosamente la difficoltà di lavorare con i tre comici: Definirli con tre aggettivi? Insopportabili, razzisti e maschilisti. Mi hanno scelto solo perché sono la moglie di Aldo e solo io avrei potuto sopportarli.
Nella comicità del celebre trio manca un po' di satira politica, dovrebbero rendere la loro comicità più graffiante, ma i loro spettacoli sono sempre godibili. Per ora -dicono - non è nelle loro corde approfondire la satira, forse un giorno...Il film andrà nelle sale con seicento copie, una "tiratura" da film di Natale, leggermente in anticipo.


(recensione di Claudio Montatori )

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