digitale per
offrire una
qualità
di immagini
e suoni in
grado di rendere
al meglio
le atmosfere
delle rappresentazioni
dal vivo.
Anplagghed
è la
grafia della
pronuncia
di unplugged,
parola inglese
che significa
scollegato
dalla spina,
non elettrificato,
acustico.
Abbiamo
chiesto ai
tre comici
le ragioni
di questo
titolo e questa
è stata
la risposta:
"Quando
siamo tornati
al teatro
avevamo la
necessità
di trovare
un
titolo e volevamo
scimmiottare
le star musicali
che quando
abbandonano
i grandi stadi
fanno i concerti
unplugged.
Per noi aveva
il significato
di un ritorno
al contatto
diretto con
il pubblico,
solo che poi
è stato
scritto sbagliato
ma ci è
piaciuto così
e lo abbiamo
mantenuto".
Come
è nata
l'idea di
filmare come
se foste al
teatro?
Abbiamo avuto
tanto pubblico
e avremmo
dovuto raddoppiare
le serate,
ma volevamo
dedicarci
a un nuovo
progetto cinematografico,
così
abbiamo scelto
di farne un
film per chi
non l'aveva
visto dal
vivo o volesse
rivederlo.
Abbiamo cercato
di ricreare
l'atmosfera
del teatro
Sul grande
schermo. E'
stato ripreso
in più
serate, il
teatro che
si vede è
il palazzetto
di Modena.
Non
è un'operazione
rischiosa
portare lo
spettacolo
teatrale sul
grande schermo?
Sì,
è rischioso.
Vorremmo però
che non ci
fosse alcun
equivoco per
il
pubblico,
che non si
aspetti una
storia ma
che sappia
che va a vedere
lo spettacolo
teatrale.
Silvana
Fallisi, moglie
di Aldo, denuncia
scherzosamente
la difficoltà
di lavorare
con i tre
comici: Definirli
con tre aggettivi?
Insopportabili,
razzisti e
maschilisti.
Mi hanno scelto
solo perché
sono la moglie
di Aldo e
solo io avrei
potuto sopportarli.
Nella comicità
del celebre
trio manca
un po' di
satira politica,
dovrebbero
rendere la
loro comicità
più
graffiante,
ma i loro
spettacoli
sono sempre
godibili.
Per ora -dicono
- non è
nelle loro
corde approfondire
la satira,
forse un giorno...Il
film andrà
nelle sale
con seicento
copie, una
"tiratura"
da film di
Natale, leggermente
in anticipo.
(recensione
di Claudio
Montatori
)