ANGELE ET TONY - RECENSIONE
 
locandina angele et tony
Locandina "Angele et Tony"

Angele et Tony - recensione

 
Normandia. Angèle (Clotilde Hesme) è giovane, carina, ma ha un’esistenza segnata dalla prigione che l’ha sottratta per due anni all’affetto del figlio (Antoine Couleau). Con un’inserzione sul giornale conosce Tony (Grègory Gadebois), giovane pescatore che lavora duramente e vive con sua madre rimasta vedova da poco. Chi mette un annuncio per incontrare “l’amore” è perché ha un vero bisogno di condivisione d’affetto. Angèle sta per toccare il fondo, l’incontro con Tony si rivela, a piccoli passi, costruttivo, un recupero della stima di se stessa, un nuovo inizio, una speranza futura. Film denso e profondo, sceneggiato e diretto dall’esordiente Alix Delaporte, “Angèle et Tony”, racconta un'umanità prigioniera di solitudini, bisognosa di comunicare, di dare e ricevere tenerezza e amore. Angèle, scontrosa e  
 
irriverente, invasa da una profonda freddezza nell'anima, lotta per raggiungere lo scopo di riavere l'affidamento di suo figlio Yohan. Tony è una brava persona, disponibile, ma cerca in Angèle onestà di sentimenti. La storia scorre in un racconto fatto di pochi dialoghi, ma di sguardi carichi di verbo, di volti che mettono a nudo sconfitte, sentimenti e dolorosi segreti dell'anima. Senza eccedere, Alix Delaporte, con   recensione angele et tony
una sorprendente semplicità nella forma, riesce a creare un isomorfismo perfetto tra le vite dei personaggi e quella parte di territorio della Normadia dai colori grigi, un mare battente sulle rocce, un cielo invaso da stormi di gabbiani che fendono l'aria gelida con i loro garriti. Il risultato è sorprendente! Con la mdp a spalla, Delaporte riprende l'umanità di un piccolo paese normanno, restituisce dignità e amore, dolcezza e calore al volto di Angèle forte della solidarietà di Tony. “Angèle e Tony” è una storia d'amore? Si, un amore nato dalla forza del bisogno di cambiare in meglio , amore che unisce e rassicura chi ne è coinvolto, perché condividendo questo sentimento accetta il passato dell'altro, senza riserve, proiettati nel futuro. Con una capacità registica autorevole, Alix Delaporte riesce a convincere fino in fondo, nella regia e nella sceneggiatura, supportata ad arte da due attori veramente speciali quali Clotilde Hesme e Grègory Gadebois, che riescono a mettere a nudo il loro boulversé mondo interiore. Prix Michele d'Ornano 2010 -Miglior opera prima Festival di Venezia 2010- Settimana della Critica, “Angèle e Tony” regala attimi di piena emozione. Da non perdere!


(recensione di Rosalinda Gaudiano )


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