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Tanto rumore per nulla attorno ad "An education". Si parla da mesi ormai di questo film, attribuendogli qualità sopraffine e sicure nomination agli Oscar. Invece questa pellicola made in Britain è semplicemente un film medio. Di fatto, qualche candidatura alle ambite statuette in consegna al Kodak Theatre agli inizi di marzo è possibile e forse anche probabile, ma francamente l'unica davvero sensata sarebbe quella ai costumi. Gli abiti disegnati da Odile Dicks-Mireaux non solo ricreano una Londra anni Sessanta accurata e dettagliata, ma sono l'emblema dei due poli d'attrazione del film: la noia di un'istruzione controllata e piccolo-borghese, casta e di maniera, e le tentazioni della vita mondana, con contorno di lustrini e chiffon. Questa in breve la vicenda. Jenny (Carey Mulligan) è una sedicenne destinata a studiare |
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lettere a Oxford; è brava, giudiziosa e obbediente anche quando i suoi genitori le impongono comportamenti che non condivide. Un
giorno però incontra David (Peter Sasgaard), trentenne di dubbia moralità ma che di sicuro sa come ci si diverte. Per Jenny è l'occasione di una vita: sciogliere i lacci della monotonia sempiterna per girare i locali d'Europa, godendo a pieno della vita ma senza conseguire |
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l'istruzione
(quella del titolo) che tutti considerano come una tappa fondamentale. Che scelta fare? Soprattutto di fronte a degli insegnanti che non sanno nemmeno spiegare il perché bisognerebbe studiare, perché farlo? Che senso hanno tutti quegli sforzi sui libri? Tutto serve solo per ottenere una posizione sociale? Questi sono alcuni dei quesiti attorno ai quali si sviluppa la trama di "An education". Cosa c'è che non va nella storia? Niente. Quello che manca a questa pellicola è una regia capace di dare reali emozioni. Invece di essere latrici di affezione, le scelte di Jenny si riducono ad una semplice vicenda personale tinta di rosa, che passa inosservata o scivola nel dimenticatoio. I soliti primi piani, i personaggi fin troppo cristallizzati ed un fluire narrativo dannatamente classico fanno perdere quasi subito la voglia di andare in fondo alla storia. Un film tecnicamente impeccabile, che ha in saccoccia tutto il necessaire, ma che è fermo sia da un punto di vista figurativo che tematico. Buoni gli interpreti, soprattutto la protagonista Mullingan ("Orgoglio e pregiudizio", "Brothers") e Alfred Molina, nel ruolo del padre. Non totalmente condivisibile la scelta di Sasgaard nel ruolo di David: l'attore, pur bravo, manca del sottofondo di malignità che ci sarebbe voluto. "An education": film passatempo che sarebbe potuto diventare un capolavoro.
(di Marco Santello)
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