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Il fatidico incontro tra due vicini di casa si trasforma in una lunga scoperta, un'avventura bella e sofferta che coinvolge due esseri sensibili e profondi. Beth e Adam sono molto diversi tra loro, lei vulnerabile, un po' viziata ed estroversa, lui autistico, chiuso in sé stesso e assolutamente "puro". La loro amicizia andrà sempre più in là fino all'incontro corporeo e alla dipendenza psicologica. Si potrebbe parlare di due mondi a confronto, quello puramente terreno e materiale e quello etereo, immaginativo e virtuale che ci unisce intuitivamente all'universo. Non a caso Adam è uno studioso ed esperto di astronomia
che, separato dalla società a causa della sua malattia, sente un grande bisogno di comprensione per poter calpestare liberamente la terra su cui vive. Purtroppo il film procede senza ritmo, è cioè privo di una sufficiente |
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densità narrativa, e lascia contraddetti per la banalità delle soluzioni visive e per la poca credibilità dei dialoghi e dei personaggi secondari; al riguardo si può citare il consiglio del padre di Beth che, appena condannato a due anni di carcere, consiglia alla figlia di lasciar perdere il fidanzato poichè non sarà mai degno della sua ammirazione.A ciò si aggiunga una regia e un montaggio che appaiono poco curati, |
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quasi improvvisati: si intravede un tentativo di rappresentazione poetica che sfocia inesorabilmente nell'ovvio. Ciò che rimane vivo al termine della visione è lo strascico emotivo lasciato dai due protagonisti (molto credibile la resa degli interpreti principali, e almeno di questo va dato merito anche a Mayer) favorito dalla forza delle storia che ha evidentemente ispirato il film. In poche parole il valore della tematica chiede di soprassdere sulla pochezza tecnica e la mediocrità narrativa e di salvare il giudizo complessivo sulla pellicola.
(di Lucio De Candia )
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