A-TEAM
 
locandina A-team

recensione A-team

 
Era la prima metà degli anni Ottanta quando un gruppo di ex veterani del Vietnam diventati compagni di ventura, pieno di risorse e squinternato allo stesso tempo, fece la sua prima comprasa sul piccolo schermo. Guidati dall'abile stratega John Hannibal Smith (interpretato per la serie tv da George Peppard), amante del rischio come della musica jazz, i quattro componenti dell'A-Team formavano una squadra ben assortita grazie alle abilità e ai piccoli e grandi difetti individuali: il possente ma ingenuo B. A. Baracus (Mr. T.), diventato un po' il simbolo del telefilm grazie all'inconfondibile rasatura alla mohicana, il folle pilota Murdock (Dwight Schultz) e infine l'aitante Templeton "Sberla" Peck (Dirk Benedict), traffichino e casanova. "Quello che capivi è che queste quattro persone avevano disperatamente bisogno degli  
 
altri per continuare, non solo emotivamente, ma anche tecnicamente e tatticamente" sottolinea lo sceneggiatore del film Brian Bloom . "Erano decisamente una squadra". Dopo quasi trent'anni, il successo televisivo viene rispolverato per il cinema. È così che troviamo Liam Neeson nei panni di Hannibal Smith, l'emergente sex-symbol Bradley Cooper novello Sberla, Sharlto Copley (già visto in   recensione A-team
District 9 ) nella parte dello squilibrato Murdock, mentre Baracus è interpretato dall'artista marziale Quinton "Rampage" Jackson. Il nuovo quartetto sembra scelto ad arte e riesce sin da subito a trasmettere quella stessa sintonia che caratterizzava il telefilm originale. Con la regia di Joe Carnaham (che si era già fatto notare nel 2006 con l'adrenalinico Smokin' Aces ), l'A-Team si rinnova e adatta al presente il proprio linguaggio, così questi quattro soldati appaiono molto meno naif. La sceneggiatura è stata adeguata ai nostri tempi: al Vienam si sostituisce l'Iraq e fanno la loro comparsa tecnologie sofisticate, ma sono mantenuti i valori di fondo e l'atmosfera ironica e giocosa. La presenza di Jessica Biel, nel ruolo del comandante Charissa Sosa, conferisce alla pellicola qualche ammiccamento e qualche momento di tensione sensuale, comunque nel segno della castità: non si faccia illusioni chi ha letto le critiche di Mr. T. il quale in una intervista si era lamentato della presenza di troppo sesso nel film. Rocambolesco, ricco di umorismo e punteggiato da citazioni cinematografiche pop, il film si farà apprezzare dai vecchi e nostalgici fan dell'americanissima squadra speciale, ma anche da un pubblico più eteregeneo in cerca di puro e chiassoso enterteinment.

(di Maria Silvia Sanna)


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