4-4-2
 

4-4-2 recensione

 
Paolo Virzì con la sua Motorino Amaranto ha realizzato quattro episodi affidandoli ad altrettanti debuttanti freschi di Centro Sperimentale di Cinematografia, quattro episodi ma con un solo filo conduttore, il calcio, e che vede la partecipazione di un ricco cast (Valerio Mastandrea, Francesca Inaudi, Nino D'angelo, Gigio Alberti, Antonio Catania, Rolando Ravello, Roberto Citran, Piera Degli Esposti). Il titolo “4-4-2” è riferibile sia al celebre modulo calcistico, che agli altrettanti registi degli episodi, affiancati da uno stesso numero di sceneggiatori, e con in più Paolo Virzì e Francesco Bruni (che al Centro insegnano regia e sceneggiatura). Gli episodi parlano di coloro che amano e vivono il calcio, non quello sovraesposto invidiato e miliardario della serie A, ma quello minore. Abbiamo così, attraverso episodi a volte grotteschi, a volte pate-  
 
tici, a volte misogini (ma sempre ridondanti di retorica), un variopinto mosaico di sconfitti, di esclusi, di promesse non mantenute, di frustrati, di delusi… Materiale più che sufficiente per analizzare un mondo che è sotto gli occhi di tutti ma di cui in effetti si conosce poco, un mondo che appassiona i più e che riempie le giornate di tantissime persone, un mondo che attrae i giovani perché in grado di promettere soldi e fa-  
ma, un mondo spietato dove ai tanti che ci provano corrispondono pochi in grado di farcela. L’intento (lodevole) è di omaggiare non i campioni ricchissimi e idolatrati da milioni di tifosi, ma chi non ha sfondato e che vive ugualmente questo grande sogno che è il pallone. Poteva essere una bella commedia amara o una intelligente commedia popolare che adombrasse la società di oggi… Si è scelta invece la via più facile, più banale. Tanti “ritrattini”, tanti “bozzetti” di personaggi e situazioni visti e rivisti e che ritraggono un’Italia che fa tanto anni Cinquanta e di cui il vecchio cinema ha abbondantemente parlato: siamo a Napoli? naturalmente la macchina è rubata; siamo al nord? naturalmente la sera non esce nessuno perché lì si lavora; il bambino settentrionale incontra il bambino meridionale? naturalmente il commento è “che gentaglia!”; c’è un adulto senza scrupoli e un po' fallito che vorrebbe approfittarsi di un bambino che ha desiderio di emergere? ma naturalmente finisce con l’intenerirsi e lasciarsi conquistare dall'affetto… Gli esempi potrebbero continuare all’infinito. Una “certa” Italia sarà purtroppo ancora così, ma rifiutiamo di credere che “tutta” l’Italia sia rimasta alla “macchietta” che (con ben altra arte) ne faceva Totò. C’è poi da dire che nell'anno dei mondiali di calcio tedeschi, e in una fase come quella attuale che vede i teleschermi bombardarci quotidianamente con partite e corollari, non si sentiva proprio la necessità impellente di un film sullo stesso tema (e in arrivo ce n’è anche un altro: "A due calci dal paradiso", film a basso costo di Fabio Martina, imperniato su una storia vera che ha per protagonisti due calciatori diciassettenni).

(di Leo Pellegrini )

- Scrivi la tua recensione del film "4-4-2"!
 
 
  Scheda Recensione Locandina  
 

Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2005. Tutti i diritti sono riservati.