THE WEDDING DATE
 

the wedding date recensione

 
In un’epoca di clonazioni che imperversano in ogni campo, un film come “The Wedding date” è l’inevitabile prodotto di un’assemblage quanto mai scontato e deludente. L’affascinante Kat, (Debra Messing, notissima protagonista del telefilm “Will & Grace”) per non sfigurare al matrimonio della sorellastra, assolda un amante prezzolato, Nick, (lo sbiaditissimo Dermot Mulroney) da presentare alla famiglia. Il fine è quello di far ingelosire l’ex fidanzato Jeffrey (Jeremy Sheffield), un po’ per vendetta e un po’ con la malcelata speranza che scocchi nuovamente una scintilla amorosa. C’è bisogno di dire che naturalmente Kat si invaghirà del proprio accompagnatore, dimenticando il passato? C’è qualche spettatore in sala, anche ingenuo, anche non abituato agli inflazionatissimi stereotipi tramandati da  
 
film che si copiano l’un l’altro, non in grado di prevedere che il cinico “prostituto” Nick capitolerà dinanzi alla disarmante semplicità della solare Kat? L’originalità non è una conditio sine qua non per un film. Ma “The Wedding date” è una noiosa accozzaglia di prestiti, da “Pretty Woman” a “Quattro matrimoni e un funerale” a “Bridget Jones”, senza essere all’altezza dei modelli da cui attinge, incapace di dare un guiz-  
zo di comicità gustosa. Solo la performance della spumeggiante Debra Messing riesce ad alzare il livello della pellicola, oscurando il partner Dermot Mulroney, che si conferma un attore inespressivo e inutile come pochi. La speranza è che questa ottima commediante trovi copioni migliori per esprimere la propria bravura.

(di Margherita Sanjust di Teulada)

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