L'UOMO PERFETTO
 

l'uomo perfetto recensione

 
Dopo la buona prova in 'tre metri sopra il cielo', Luca Lucini si conferma piacevolmente con una pellicola che propone una commedia finalmente fuori dai cliche’ dell’ultimo cinema italiano. Ne 'l’Uomo perfetto' si combinano magistralmente humour, sentimenti, ed anche un po’ di eros. L’idea di trovare un uomo perfetto e’ assolutamente attuale ed interessante. Il fatto di trovarlo alla propria migliore amica perche’ molli il fidanzato diventa una bomba ad orologeria che pone lo spettatore in attesa di eventi che non tarderanno a rivelarsi imprevedibili e che rendono il film ritmato al punto giusto. La scelta di girare tutte le scene in ambienti reali ha reso il film più vero, ma va notato che in alcuni punti la fotografia sconta le difficoltà del naturale. Al di la’ di una sceneggiatura ben congegnata, a dare corpo al film ci  
 
pensa un cast all’altezza. Tra tutti spicca la prova di Francesca Inaudi, bravissima, anche se poco conosciuta al grande pubblico (speriamo ancora per poco). Ottime anche le prove di Morelli e Passion. Scamarcio, l’attore ai primi posti tra le preferenze femminili, conferma di avere talento, soprattutto quando non si piace troppo. Tra gli attori non va dimenticato il cameo di Battiston che ha una piccola parte, ma azzeccatissima;  
inoltre ci spiega perche’ la Barbie piu’ costosa e’ quella divorziata! Le musiche affidate a David Rhodes, ex chitarrista di Peter Gabriel, non sempre accompagnano l’azione e talvolta tendono a slegarsi dal contesto. L’uomo perfetto e’ in definitiva una commedia moderna sugli equivoci e sulle eterne difficolta’ dei/delle trentenni non legata strettamente alla nostra italicita’. E’ la rivincita della commedia brillante sugli stereotipi televisivi del momento.

(di Christian Cinetto)

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