lungometraggio
è costruito
tutto sulla
ripresa del
pene del protagonista,
mentre, fuori
campo, le
voci dei personaggi
animano situazioni
grottesche.
Per quanto
possa sembrare
simpatica
e trasgressiva
l’idea
di partenza,
volta sicuramente
a sfidare
la censura,
resistere
per 78 minuti
dinanzi ad
un piano sequenza
del genere
è impresa
ardua. Ed
a risollevare
le sorti del
film non è
certo la sceneggiatura,
infarcita
di dialoghi
a dir poco
ridicoli,
squallidamente
basati sul
doppio senso,
e citazioni
cinematografiche
fuori parte
(il momento
in cui viene
tirata in
ballo la Commedia
sexy). Lavori
di bocca e
spalmate di
Nutella sul
membro “protagonista”
vengono mostrati
esplicitamente,
ai livelli
del cinema
hard, in sequenze
che, per certi
versi, ricordano
l’ironia
scollacciata
e demenziale
presente in
aberrazioni
su celluloide
come 'Scary
movie' di
Keenen Ivory
Wayans (titolo
che forse
sarebbe stato
più
giusto tirare
in ballo,
nel corso
della narrazione),
però,
una certa
simpatia non
si può
negare al
prodotto,
in cui non
mancano battute
grevi e situazioni
imbarazzanti,
come quella
che coinvolge
un amico gay,
interpretato
dal super
dotato Fausto
Zulli. Giustamente,
per interpretare
la parte di
Ciccio, il
padrone del
pene protagonista,
è stato
chiamato l’attore
porno Franco
Trentalance,
il quale ha
inizialmente
dubitato sull’opera,
per poi accettare,
tanto da mettere
su peso in
modo da conferire
credibilità
al personaggio
paralizzato
a letto. Le
amanti di
Ciccio sono
invece tre
attrici alle
prime armi,
totalmente
estranee all’universo
hard, ma che,
viste le imprese
compiute nel
film, potrebbero
tranquillamente
avere un futuro
all’interno
del genere.
Infine, al
di là
del fatto
che il soggetto
avrebbe funzionato
meglio se
sfruttato
per la realizzazione
di un cortometraggio,
uno dei tanti
nei di Member-Uncut
only è
identificabile
nell’utilizzo
di voci ridoppiate,
le quali snaturano
l’originalità
di voler fare
di un piano
sequenza un’intera
pellicola.
E pensare
che c’è
pure chi,
terminata
la visione,
ha scomodato
perfino il
nome di Alfred
Hitchcock,
forse per
via del piano
sequenza che
ricorda opere
come Nodo
alla gola,
forse per
la sottotrama
gialla. Ma
fateci il
piacere!
(di Mirko
Lomuscio)
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