Giulio (Giannini)
torna nel casale di
famiglia per venderlo,
e rivive la propria
infanzia, tra un padre
autoritario (Benvenuti),
la madre mite cattolica
(Finocchiaro), la
zia (Monti) e la vita
del paese. Ma con
più forza emerge
l'estate del primo
amore, nel 1964, con
i funerali di Togliatti
e "Il sorpasso"
ancora in sala. A
scatenare tutto è
l'arrivo della bella
Anna (Smutniak), che
scatenerà le
voglie di tutti e
la silenziosa passione
di Giulio. E mentre
i ricordi si fanno
più precisi,
nascono nel protagonista
dei dubbi sulla vendita
della casa. Oldoini,
già confezionatore
di "panettoni"
natalizi e poi regista
della serie di Don
Matteo, scrive e dirige
un'elegia con pretese
d'autore e qualche
eco autobiografico
(ha la stessa età
del protagonista).
Ma i risultati sono
modesti: l'intreccio
di passato e presente
è meccanico
e zoppicante
(spesso
ci si
scorda
di uno
dei
due
corni
del
racconto),
il montaggio
azzarda
affondi
"alla
Tornatore"
che
stridono
con
una
regia
per
il resto
piattissima.
Soprattutto,
nessuno
degli
attori
è
all'altezza,
dai
giovani
imbambolati
a un
Giannini
senza
fascino.
Si salvano
solo
alcuni
duetti
tra
la Finocchiaro
e la
Monti,
che
hanno
a tratti
l'aria
di divertirsi
davvero.
(di
Emiliano
Morreale
- Film
TV)