A salvare la Terra
dal terrorismo internazionale
c’è la
squadra World Police:
giovani, atletici,
belli, mentalità
elementare, patrioti
a stelle e striscie.
Capace di alternare
una potenza distruttiva
- più dannosa
dell’ “asse
del male” -
ad un relax a base
di Martini, biliardo,
danze, schermaglie
seduttive che si protraggono
anche quando impegnata
in azione. Il pericolo
è la Corea
del Nord, governata
da una blatta aliena
la quale parla una
lingua storpiata dall’
accento orientale,
finanzia talebani,
indipendentisti ceceni
(accigliati con occhio
spiritato) e manovra
celebrita’ hollywoodiane
ingenue, ideologicamente
confuse, vanitose,
riunite nella sigla
G.A.Y., rappresentanti
di un pacifismo a
senso unico antiamericano.
Nella sfida su un
grande palcoscenico
vince chi convince,
recitando come ogni
buona spia. "Team
America”
gioca
sul
peggio
della
pubblica
opinione
utilizzando
una
satira
fanciullesca,
triviale,
qualunquista
contro
tutti.
E beatasi
in corpi
dilaniati,
venature
razziste
e omofobiche,
burattini
agitati
in varie
posizioni
sessuali,
doppi
sensi
da caserma
e litri
di vomito.
Sotto
l’
aspetto
della
realizzazione,
i registi
Trey
Parker
e Matt
Stone
(quelli
di “South
Park”)
fanno
coraggiosamente
uscire
dalla
nicchia
una
antica
tecnica
d’ animazione
grazie ad
un grosso
sforzo produttivo
ed una grande
squadra specializzata
in pupazzi
e fantasy.
Scala 1:3,
oltre 100
set e 300
personaggi
con teste
meccaniche
animate elettronicamente,
mossi da 45
marionettisti,
in un teatrino
disseminato
di inventiva
e dettagli,
tecnicamente
da stupore
e ammirazione.