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Ripper
è uno dei peggiori
slasher arrivati in
Italia negli ultimi
tempi. In una università
per criminologi nella
foresta (tanto per
cominciare...) hanno
luogo i prevedibili
omicidi seriali, con
riferimenti a Jack
lo squartatore e alle
sue vittime che ogni
tanto rispunteranno
fuori, un po' a caso,
nel corso del film.
In mezzo ci si trova
Molly Keller, chiusa
e ribelle, unica sopravvissuta
anni prima a una strage
in barca. La sciatteria
e le inverosimiglianze
della storia, la banalità
dei personaggi e dei
dialoghi sono state
sempre perdonabili
nel genere; ma qui
non sono riscattate
da nessun guizzo visivo.
Soprattutto, non c'è
una sola scena in
cui si riesca davvero
a costruire cinque
minuti di suspence
efficace. Più
di una volta il film
scivola ampiamente
nel ridicolo (ogni
tanto i movimenti
dei personaggi sono
accelerati, con un
bizzarro effetto-comica),
ma soprattut- |
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to
l'insieme
è una
gran confusione
in cui alla
fine la regia
è così
goffa che
non si capisce
nemmeno più
bene lo scioglimento.
Qualche azzardo
moderatamente
splatter (il
sangue che
cola sulla
pista da ballo
durante un
rave in un
magazzino)
non salva
la situazione.
Gli appassionati
del genere
escono dalla
sala perplessi
e annoiati.
(di Emiliano
Morreale
- Film
TV) |
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