Dopo il pregevole
"Bugie-Lies"
film ad alto contenuto
erotico presentato
a Venezia nel 1999,
il regista coreano
Jang Sun Woo cambia
completemente registro
e si avventura in
uno strano e affascinante
mondo ludico, dove
realtà e fantasia
deragliano l'una nell'altra.
Il protagonista è
Ju, un giovane pizza
runner appassionato
di videogiochi che
si trova trascinato
in un mondo che è
proprio quello di
un videogioco estremamente
realistico. Lo scopo
che gli viene assegnato
è di impedire
che altri, al di fuori
di lui, possano far
morire di freddo una
piccola e diafana
fiammiferaia, ma il
gioco si complica
quando Ju s'innamora
della ragazza. A distanza
di circa vent'anni
dal capostipite Tron,
il mondo del videogioco
appare meno tecnologico
e più simile
al mondo marginale
delle periferie del
mondo urbanizzato,
alle prese con la
quotidiana
difficoltà
di sopravvivere,
le lotte
tra
gang
rivali
e amori
difficilmente
praticabili,
ma in
quel
mondo
forse
è
davvero
possibile
che
il battito
delle
ali
di una
farfalla
possa
produrre
un tornado
da qualche
parte
nel
mondo.
Pubblicizzato
come
un mix
tra
taoismo
mistico
e tecno-cultura,
il film,
nonostante
una
certa
confusione
della
narrazione,
sembra
più
una
riflessione
sul
mestiere
di vivere
e una
ridefinizione
attuale
della
favola che
mantiene ancora
il tono amaro
di Andersen
ma alla quale
aggiunge uno
sguardo ironico,
forse l'unica
via per dominare
il reale e
non esserne
travolti.
(di Fabrizio
Liberti -
Film TV)