Non bastava l'isolamento
strutturale, il lavoro
che non c'è
(e quando c'è,
è di
quelli brutti, in
miniera). No. In Sardegna
si fatica sempre più
anche a pescare: non
per hobby, per portare
a casa quei due euro
che consentirebbero
di arrivare al "27".
Si fatica perché
la militarizzazione
della bellissima terra
di Grazia Deledda
ha raggiunto livelli
ben oltre la guardia
di un paese non in
guerra. E così,
in quello che potrebbe
essere uno spicchio
di paradiso terreste,
Capo Teulada, i poligoni,
i territori filospinati,
le acque in mare stretto
e largo, hanno via
via okkupato (e qui
le due "k"
cossighianamente si
impongono da sole)
il vivere civile degli
abitanti del e dei
posti. Ottomila ettari
espropriati (e, questa
volta, il proletariato
non c'entra) per manovre
ed esercitazioni,
alla stregua di quel
che successe, un paio
di secoli
fa,
agli
Indiani
d'America.
Il documento
di Enrico
Pitzianti,
fagocitato
dal
militantissimo
Gianluca
Arcopinto,
è
puntuale,
ritmato,
rispettoso,
ricco
di materiali
di repertorio
(la
"colonizzazione"
ebbe
inizio
negli
anni
'50...)
e sacrosantamente
indignato.
(di
Aldo
Fittante
- Film
TV)