non
mancano. Consigliamo
solo un pizzico
di umiltà
in più.
Partire da
Sokurov definendo
«superficiale»
la sua idea
base del piano
sequenza come
unica inquadratura
fissa, è
una follia.
Anche perché
alcuni dei
piani sequenza
più
belli del
cinema (quello
di Widmark
e Stewart
sulla riva
del fiume
in Cavalcarono
assieme) sono
splendidamente,
inesorabilmente
immobili.
(Di
Mauro
Gervasini
- Film TV)