UNA PAZZA GIORNATA A NEW YORK
 
 

- Recensione -

 
Da Nassau, che non è quello che pensate, ma un piccolo sobborgo vicino a New York, le terribili gemelle Olsen, Mary-Kate e Ashiey, sbarcano nella Grande Mela per una "pazza giornata" legata dal filo rosso di una agenda dimenticata sui sedili di una limousine, di un discorso da regalare per sognare in cambio una borsa di studio, di un videoclip del fantomatico gruppo Simple Pian in cui intrufolarsi e di un pugno di cattivi di turno naturalmente rappresentati da stranieri, nel caso specifico cinesi. Gli americani, si sa, hanno ormai perso qualsiasi grado di dignità e spessore e dunque non si vergognano di portare al successo quest'incredibile coppia di sorelle, capace di fatturare mille milioni di dollari ogni anno (avete letto bene: hanno venduto la loro immagine per zaini, diari, rossetti ecc.), di essere presenti in
 
  trasmissioni Tv, film, sit-com e qualsivoglia spaccato dello show biz contemporaneo. Antipatiche, ben consce del loro "appeal", le fresche diciottenni fingono di odiarsi ma sanno bene come comportarsi. I ragazzini statunitensi, canadesi, messicani, giapponesi paiono non poterne fare a meno. Speriamo, qui in Italia, di dare il buon esempio.
 
 
   
Aldo Fittante (Film TV)
 
 
  scheda recensione locandina  
 
     
     

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