alla
sinistra,
l' uomo del
sogno socialista
francese,
50 anni di
vita pubblica
di calibro
internazionale.
Conversatore
amante della
letteratura,
sibillino,
costretto
dalla malattia
a riflettere
sulla morte,
egocentrico
al punto di
chiamare a
corte un giornalista
scelto come
depositario
delle memorie
negli ultimi
mesi rimasti.
Inespressivo
Jalil Lespert,
gia' protagonista
dell' apprezzato
"risorse
umane",
giovane idealista
dal poco spessore,
e palcoscenico
per Michel
Bouquet (interprete
di celebri
autori teatrali,
al cinema
collaborazioni
predilette
con Truffaut,
Chabrol, Blier,
Corneau),
soverchiante.
Differenza
di statura
e tono colloquiale
a rischio
unilateralita'
e annacquamento,
inadatti ad
una fruttuosa,
estesa riflessione
storica. Disillusa
passione etica,
invernale
solitudine
della fine,
interrogativi
pudicamente
sviati. Interlocutorio
e insoddisfacente.
(di Fedro) |