Ci sono film che arrivano
buon ultimi (su temi
scottanti, tendenze,
chiacchiericci mediatici)
e che, purtroppo,
non sono né
saranno gli ultimi.
Nudisti per
caso è
uno di questi, commediola
francese (con l'eccezione
della bella coppia
Agnes Jaoui/Jean-Pierre
Bacri, è
dai
tempi del Claude
Sautet anni
70 che la Franda non
sforna commedie degne
di questo genere)
timida timida, astuta
e scaltra nel nascondersi
dietro e dentro la
sua mediocrità,
ovvia come un goal
a porta vuota, piena
d'ombre nonostante
la trama e l'ambientazione
solare. Si racconta,
infatti, di una famigliola
(mamma e due figli)
spedita in vacanza
dal marito/babbo panettiere
in una località
che ben presto si
manifesta per quello
che è: un'isola
felice per naturisti
integralisti, che
s'aggirano senza vestiti
in spiaggia, per strada,
nei supermercati.
E che, talebanisticamente,
guardano
malissimo
chiunque
non
si adegui
ai loro
non
costumi.
La morale
è
facile
facile,
in stile
Porta
a Porta
versione
estiva:
la tolleranza
non
deve
essere
a senso
unico.
Forse
trent'anni
fa avrebbe
avuto
un senso
(e non
unico)
ma oggi
francamente
imbarazza
all'incontrario.
E non
basta
il festival
di corpi
nudi
ad alleviare
la noia.
Turistico.
(di
Aldo
Fittante
- Film
TV)