NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI
 

recensione

 
Una bomba ad orologeria questi rapporti familiari; un pater familias arido e discriminante, un fratello protettivo e militare, l' altro moscone da bar e rapinatore occasionale. Tensioni latenti per le quali funziona da detonatore il trauma dello schizofrenico, micidiale passaggio dal tranquillo focolare domestico danese alla reclusione in un campo di guerriglieri talebani, dove si deve uccidere e veder uccidere in cambio della sopravvivenza. Stress, tensione e paura in pochi attimi possono far varcare la soglia che rende mostri e sprofonda in un orrore tormento della coscienza, devastante per l' anima e i suoi affetti. Scosso dal lutto, chi rimane arriva invece ad una responsabilizzazione, prendendosi cura di una famiglia distrutta; rivaluta le doti di una cognata in precedenza considerata borghesuccia rompiscatole, diventa be-  
 
niamino delle nipoti, trova per la prima volta un lavoro. Il titolo originale, "brothers" (quantomeno infelice e fuorviante, come purtroppo spesso avviene, quello italiano), indica i protagonisti di 2 opposti percorsi interiori da presupposti invertiti. Ulrich Thomsen, uno dei migliori e piu' noti volti del cinema nordeuropeo (soprattutto "l' eredita'" e "festen", oltre al teatro), la carnale Connie Nielsen e Nikolaj Lie  
Kaas ("idioti", ed anche per lui carriera teatrale), formano un intenso trio d' attori. Susanne Bier proviene da diversi lungometraggi, "the one and only" e' considerato uno dei 5 film danesi piu' popolari di tutti i tempi e "one hearts" lo ha girato seguendo le regole del manifesto "dogma" di Lars Von Trier (qui presente materialmente con la sua casa di produzione Zentropa). Distribuisce Teodora Film, dal 2000 centellinatrice di piccoli autori festivalieri di qualita' e preferibile nel genere drammatico.

(di Fedro)
 
 
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