MISS FBI: INFILTRATA SPECIALE
 

recensione

 
Sotto il vestito, pratico e spartano, di un agente del'F.B.I. si può nascondere uno sgraziato anatroccolo che, addestrato a dovere, passa per un credibile cigno da concorso di bellezza: una ragazza da fascia e da sorriso da catalogo. Cinque anni fa, Gracie Kart (Sandra Bullock), presa in gestione dal Pigmalione Michael Caine, in Miss Detective aveva dato speranze alle tante signore e signorine ansiose di diventare altre da sé. Il successo commerciale, allora non scontato, di una commedia al femminile, d'azione e fondotinta, ha suggerito di mettere in produzione questo sequel. Che fine ha fatto Grace? Il suo fidanzato l'ha portata all'altare? E' ancora nel ramo investigativo o ha dato il proprio nome ad una collezione di moda? Miss FBI Infiltrata speciale ricomincia (è la parte più riuscita, anche se già vista) dalla me-  
 
tamorfosi della protagonista, scelta come donna-immagine, testimonial, ospite d'onore-spot di popolari programmi tv. L'amore è andato a rotoli (è stata lasciata al telefono), non c'è più Caine come angelo custode, sostituito dal bravo Diedrich Bader(Joel), l'agente che la affianca è la scorbutica e manesca Regina King e, tra una copertina e un Photo-call, c'è da volare a Las Vegas per il sequestro di Miss United States. Qualche momento brioso non basta. Il caso "Gracie Hart" è da archiviare con procedura d'urgenza? (di Enrico Magrelli - Film TV)


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