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Presentato
al festival di Cannes dello
scorso anno nella sezione
Un certain regard, Mille
mesi è l'opera
prima del regista, attore
e sceneggiatore marocchino
Faouzi Bensaidi.
La storia è ambientata
nel 1981 in un piccolo villaggio
situato a ridosso dell'Atlante.
È un periodo storico
confuso e il padre di Medhi,
un attivista comunista,
è in carcere, ma
al ragazzo, che vive nella
casa del nonno con la madre,
viene fatto credere che
è emigrato in Francia.
Medhi è un ragazzo
dolce e intelligente e il
maestro gli ha conferito
"l'onore" di custodire
e portare ogni mattina la
sua sedia e per questo i
compagni non lo amano. Nel
frattempo intorno a lui
il villaggio continua a
vivere la propria quotidianità
fatta di povertà,
preghiera e pettegolezzi
amorosi. Si tratta di un
film curioso e in certo
modo sperimentale. Il film
inizia con un tono |
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di
puro realismo focalizzato
su Medhi e la sua famiglia,
per poi poco a poco allargare
e moltipllcare la prospettiva
all'intero villaggio, raccontato
in modo quasi surreale con
una macchina da presa che
non indulge a movimenti
complessi e che sceglie
di posizionarsi sul totale
piuttosto che sul primo
piano. Nel complesso si
avverte qualche incertezza
nella sceneggiatura, ma
Bensaidi regala alcune immagini
di grande suggestione, come
quella del piccolo Medhi
e dei suoi precari equilibri
alle prese con la sedia
del maestro, metafora della
vita.
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Fabrizio
Liberti (Film TV) |
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