MEAN GIRLS
 
 

- Recensione -

 
Candy, quindicenne cresciuta in Africa si illude che le regole sociali e prossemiche di una scuola e del mondo degli adolescenti abbiano varie assonanze con le leggi di natura e del mondo animale. Quando torna negli Stati Uniti per frequentare il liceo di una cittadina nei pressi di Chicago viene accolta con favore e curiosità ignorante dal gruppo delle Plastics, le ragazzine "in", ammirate, invidiate, detestate della scolaresca. I colpi di fulmine dell'età verde sono incendiari e quando Candy si innamora del fidanzatino della ragazza più popolare della scuola saranno ruggiti, botte e lotte e cerimonie di corteggìamento degne di un documentario sulla savana e sui suoi abitanti. Questa commedia sulla rivalità femminile e su alcune manie delle giovanissime ha ha una certa verità sociologica e una notevole freschezza  
 
nella fattura e nei dialoghi. L'interprete principale è Lindsay Lohan (da continuare a seguire con attenzione) che sta superando bene il percorso ad ostacoli da attrice bambina ad interprete adulta e ritrova Mark Waters il regista che l'aveva diretta in Quel pazzo venerdì. Il film piacerà alle ragazze più giovani e ai loro genitori. (di Enrico Magrelli - Film TV)  
 
 
   
 

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