Maria (Catalina Sandino
Moreno, strepitosa)
ha un corpo, un'anima,
è una persona.
Pare lapalissiano
guardandola ma non
lo è, perché
siamo abituati a pensare
a chi vive nel sud
del mondo come alla
parte indistinta di
un insieme, un numero
tra le statistiche.
Lei, invece, vorrebbe
vivere, far crescere
il bimbo che ha in
grembo, e anche per
questo accetta il
compromesso morale
che impone la way
of life colombiana:
diventare una traghettatrice
di droga da Bogotà
a New York. Ovuli
di morte in pancia,
vicino al bambino.
Realizzato da un filmaker
americano, Joshua
Marston, e pagato
dalla benemerita HBO,
la Tv via cavo, Maria
Full ofGrace (perché
non tradurre il titolo???)
è un bel pugno
nello stomaco. D'accordo,
la simbologia religiosa
è molto evidente
(il nome Maria, la
gravidanza, gli ovuli
impartiti
come
ostia...)
ma pertinente.
Come
scrive
Dave
Alvin:
«Gesù
era
un poveraccio
nato
dalla
parte
sbagliata
della
strada».
La parte
sbagliata,
in questo
caso,
sono
il degrado
di un
ambiente,
la malvagità
degli
uomini
che
di questo
degrado
approfittano,
l'indifferenza
di chi
finge
di non
vedere.
Marston
tallona
la sua
Maria,
in cerca
di speranza.
Don
Fernando
è
interpretato
da Orlando
Toblon,
che
nella
vita
fa esattamente
quello
che fa il
suo personaggio:
aiuta i corrieri
a uscire dal
tunnel per
trovarla davvero,
la speranza.(di
Mauro
Gervasini
- Film TV)