|
|
|
|
luci nella notte
recensione
|
|
Modesto padre di famiglia
con moglie rampante
e fascinosa nel grande
esodo vacanziero.
Un "detour"
durante il viaggio
lo porta, in una sorta
di delirio alcolico
a perdere la consorte,
dare un passaggio
a un pericoloso evaso,
uccidere per non essere
ucciso, ritrovare
la moglie, ripartire
come se niente fosse.
O quasi. Tratto da
un romanzo di Simenon
del periodo americano,
Luci nella notte di
Cédric Kahn
sembra uno di quei
film degli anni 70
a metà strada
tra il revenge movie
e il polar d'autore.
Il protagonista Jean-Pierre
Darroussin, in una
febbricitante performance
che ricorda Trintignant,
pare uscito da quell'immaginario.
E ci sono spiazzanti
scelte di regia, come
i dodici minuti di
piano sequenza al
telefono in vertiginosa
ricerca della moglie.
Il film gira intorno
a due argomenti: il
primo quello della
destabi- |
|
|
|
lizzazione
della coppia
borghese,
è trito
e ritrito;
il secondo,
quello della
riappropriazione
dell'identità
ferina e dominatrice
del maschio,
in conflitto
con la donna
realizzata
e castratrice,
è molto
interessante
ma forse un
po' irrisolto,
e lasciato
alla bravura
degli attori
(lei, Carole
Bouquet, è
altrettanto
in parte).
Un noir in
ogni caso
godibile,
che speriamo
non passi
inosservato.
(di Mauro
Gervasini)
-
Scrivi la tua
recensione! |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2004.
Tutti i diritti sono riservati.
|
|
|