|
|
L'INVIDIA
DEL MIO MIGLIOR AMICO |
|
|
|
|
|
L'invidia,
tra i sette peccati capitali,
è uno di quelli che
gode della minor considerazione
e solo il 5% degli italiani
sembra non esserne immune.
La realtà è
ben diversa come dimostra
questo "L'invidia
del mio miglior amico",
film estivo di serie B prodotto
dalla DreamWorks e diretto
dal veterano Barry
Levinson, che fa
un po' tenerezza vedere
sottoimpiegato. La storia
sembra una versione edulcorata
di
quella ben più "nera"
e graffiante de I vicini
di casa con la coppia letteralmente
esplosiva John Belushi e
Dan Aykroyd, e dopo oltre
vent'anni il duo Jack Black
e Ben Stiller cerca di non
far rimpiangere troppo l'originale.
La stona vede protagonisti
due amici che fin dall'infanzia
sono inseparabili vanno
al lavoro insieme e abitano
l'uno di fronte all'altro.
Le cose cambiano quando
Nick, il più sognatore
e meno pragmatico dei |
|
|
|
due,
ha un'idea folgorante, ovvero
la possibilità di
far sparire la merda con
un semplice e efficace spray.
Tim perde l'occasione di
affiancare l'amico nell'impresa
ed è costretto ad
assistere impotente alla
nascita della fortuna dell'amico,
evento che gli crea prevedibili
problemi di autostima e
una sana invidia. Pur non
arrivando a sfiorare le
vette del film di Avildsen,
e nonostante evidenti problemi
di sceneggiatura e con un
inserto romano assolutamente
inutile se non deleterio,
L'invidia del mio migliore
amico regala diverse gag
effervescenti e poi l'idea
dello spray sembra una metafora
riuscita della politica
americana di oggi, tanto
che quando la moglie di
Nick si presenta come candidata
al Senato, la gente le chiede:
ma dove va a finire la merda
? Già, dove va a
finire?
|
|
|
|
|
Fabrizio
Liberti (Film TV) |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Copyright © Cinema4stelle.it 2003-2004.
Tutti i diritti sono riservati.
|
|
|