HELLBOY
 
 

- Recensione -

 
Sicuramente tra i fumetti più originali degli ultimi dieci anni, anche nella trasposizione cinematografica Hellboy mantiene inalterata quell’insolita miscela di avventura, orrore, azione e fantascienza che lo ha reso celebre. Un’atmosfera cupa accompagna il prologo ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e tutta la pellicola risulta dominata da un forte e suggestivo contrasto luce-ombra. Ottima la caratterizzazione visiva dei personaggi che, insieme ai tagli delle inquadrature, rimanda direttamente alle vignette. Il perfido nazista Kroenen aggira il rischio di apparire come l’ennesimo clone di Darth Vader grazie a rapide e coreografiche mosse di combattimento da macchina da guerra e il sempre irriconoscibile Ron Perlman (ricordate il deforme Salvatore de “Il Nome della Rosa”?) presta movimenti  
 
e recitazione all’energumeno Hellboy. A questi si aggiungono validi comprimari come il redivivo monaco pazzo Rasputin e l’arguto uomo-pesce Abe Sapien, spalla intellettuale del possente quanto avventato “diavolo per sbaglio”. Non mancano siparietti comici, pause sentimentali e momenti di terrore, ma i riflettori sono necessariamente puntati sulle scene di lotta tra il ragazzone infernale e i suoi avversari.  
La sceneggiatura trae spunto da vari episodi della storia originale cuciti in un efficace patchwork supervisionato da Mike Mignola, autore della serie, qui nella doppia veste di consulente e co-produttore esecutivo. La regia di Guillermo Del Toro (“Mimic”, “Blade II”) non concede momenti morti e, piuttosto che annoiare lo spettatore con la travagliata esistenza del protagonista, “adottato” dal professor Bruttenholm, entra subito nel vivo del racconto con sequenze impressionanti. Il punto debole, infine, è senz’altro la resa degli effetti visivi digitali che annullano il potenziale orrorifico del demone Samael, ridotto al solito pupazzone virtuale emerso da un quadro di “Resident Evil”. Mostri, battaglie e minacce apocalittiche si alternano a rapidi flashback, fughe e assalti improvvisi in un mix spettacolare che arriva in Italia con un anno e mezzo di ritardo, chissà che il seguito previsto per il 2006 non esca direttamente in DVD. (di Alessandro Ruggieri )
 
 
   
 

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